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La Turchia blocca Twitter. Ue: “Atto infondato”

di Alberto Gentile21 Marzo 2014
21 Marzo 2014

turchia-erdogan-difende-giro-vite-alcol_246f2f4e-c798-11e2-b44f-9d1e5c00afef_display“Aboliremo Twitter. Me ne infischio di ciò che potrà dire la comunità europea internazionale” aveva affermato ieri Recep Tayyip Erdogan, primo ministro turco, davanti a migliaia di sostenitori per un meeting della campagna elettorale per le municipali. Poche ore dopo la Turchia ha bloccato l’accesso a Twitter.

Una prova di forza. La causa della decisione di Erdogan è stata la pubblicazione, proprio sulla rete, di alcune registrazioni telefoniche che lo coinvolgono direttamente in uno scandalo per corruzione. Le autorità hanno bloccato l’accesso al social network accusando il social media di non aver rispettato l’ordine di rimuovere link ritenuti illegali. A inizio marzo, il primo ministro, aveva minacciato la chiusura anche di Youtube e Facebook, “vedranno la forza della Turchia” aveva dichiarato Erdogan.

“Un atto codardo”. Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione europea ha criticato il blocco del social network definendo l’atto di Erdogan “infondato, privo di scopo e codardo”. “Il popolo turco e la comunità internazionale considerano censura l’iniziativa del primo ministro” ha aggiunto. Il Cumhuriyet, il più diffuso quotidiano turco, ha scritto che questa decisione “mette la Turchia al livello di paesi come la Corea del Nord”, criticando la scelta di Erdogan che accusato di corruzione “ha scelto ancora una volta di vietare”. Intanto Jack Dorsey, cofondatore di Twitter, ha inviato un messaggio agli utenti turchi spiegando come aggirare il blocco twittando attraverso il servizio di testo dei telefoni cellulari.

Alberto Gentile

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