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M5S frena su alleanze, Salvini cerca sponde

In cerca di una maggioranza
M5S frena su alleanze
La Lega guarda a sinistra

Di Maio: "E' presto per alleanza con Pd"

Salvini deve fare i conti con Berlusconi

di Giulia Turco07 Marzo 2018
07 Marzo 2018

Luigi Di Maio, the Italian 5-Star Movement's leader, in Rome, Italy, 05 March 2018. The anti-establishment 5-Star Movement (M5S) scored a 'triumph' thanks to 11 million Italians in the 04 March general election and was ready to 'talk to all parties' on its government agenda, Di Maio said. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

Con un’Italia divisa in due, tra il Nord imprenditoriale di Salvini e il Sud conquistato dai 5 stelle, in mezzo si trova il Pd, sempre più disgregato e sfiduciato. Ora il vero rebus da risolvere è capire chi salirà al Colle. Da un lato Luigi Di Maio guarda a sinistra per la formazione di un governo a trazione 5 stelle dall’altro però il Pd non sembra avere intenzione di aprire ad un dialogo con gli avversari che gli hanno letteralmente strappato via gli elettori di un tempo. Una percentuale che oscilla tra il 15 e il 20% dell’elettorato dem del 2013 infatti, il 4 marzo ha scelto il Movimento 5 Stelle, perché lo ha ritenuto più credibile nella sua proposta.

“È presto,” ha detto Di Maio, “aspettiamo”. Il candidato premier vuole dimostrare che il Movimento è cresciuto e che ora è in grado di ascoltare le esigenze del Paese. Per questo ribadisce i contenuti su cui vorrebbe trovare un’intesa con il centrosinistra: lotta alla povertà e agli sprechi della politica, gestione dell’immigrazione, sicurezza. Non da poco, inoltre, è il vantaggio che la giovane formazione trarrebbe dall’avere al suo fianco figure di garanzia, che potrebbero attirare l’appoggio del Pd e, più in generale, delle istituzioni europee. Dal segretario uscente del Partito Democratico, un monito a chi resterà: “Mai un accordo con i grillini: chi lo vuole lo dica in direzione”. E tra le mura del Nazzareno, a proposito di una possibile alleanza, è già boom di hashtag #senzadime.

Nel frattempo, sul versante opposto, Matteo Salvini non fa in tempo a dirsi pronto a governare, che Berlusconi riappare e si propone “come regista di una possibile alleanza”. Nel centrodestra infatti, se l’intesa M5S-Lega viene vissuta come uno spettro, tutto il resto viene preso in considerazione. “Rispetto il Colle, – ha fatto sapere Salvini – ma la Lega è stata stra votata, siamo pronti a governare, io non mi scanso”. E ha lasciato intendere che davanti ad un’alleanza con il centrosinistra potrebbe lasciarsi tentare: “Peccato per l’arroganza di Renzi, perché c’è una tradizione di sinistra che non vota o che guarda alla Lega che cercheremo di raccogliere”.

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