La Santa Caterina d’Alessandria di Artemisia Gentileschi potrebbe essere il risultato dell’unione tra l’autoritratto della pittrice e il ritratto di Caterina, figlia del granduca Ferdinando de’ Medici, realizzato durante la permanenza alla corte dei signori toscani.
L’ipotesi è emersa dalle analisi svolte dall’Opificio delle pietre dure di Firenze sulla tela della pittrice custodita agli Uffizi: lo studio ha mostrato che sotto la superficie dell’opera esiste una versione preesistente della Santa, senza corona e con un turbante, ed il volto più rivolto verso l’osservatore, anziché di tre quarti e con lo sguardo rivolto verso l’alto.
Dall’analisi i restauratori hanno notato come la versione precedente sia praticamente identica all’opera della Gentileschi acquistata alcuni mesi fa dalla National Gallery di Londra. È stato quindi ipotizzato che entrambe le tele, quella degli Uffizi e quella del museo inglese, derivino dallo stesso disegno.