Scade oggi il termine concesso al trust che gestisce la Salernitana per accettare l’offerta ritenute più vantaggiosa. Quelle pervenute però sarebbero prive di garanzie bancarie e quindi al momento non risponderebbero ai requisiti giuridici richiesti.
Sulla scena sono comparsi in extremis dei possibili nuovi investitori locali. “Se non dovessero esserci entro il 15 dicembre proposte ritenute congrue dai trustee – ha affermato il notaio Roberto Orlando – io e un gruppo di amici siamo pronti a fare un’offerta. Il nostro intento non è speculativo: vogliamo soltanto evitare che la Figc possa estromettere la Salernitana dal campionato, poi saremo pronti a vendere a chi vorrà, senza alcuna forma di guadagno”.
I trust sono ancora al lavoro alla ricerca di informazioni decisive che possano sbloccare la situazione, ma dovranno necessariamente formalizzare la vendita del club entro il 31 dicembre: c’è una proroga di 45 giorni soltanto nel caso in cui sia stato sottoscritto prima un atto con caparra e sufficienti garanzie. Se tutto questo non si realizzasse, il club verrebbe escluso dalla serie A a stagione in corso. La Salernitana non disputerebbe così il girone di ritorno, mentre tutti i punti delle gare già giocate verrebbero azzerati. Una clamorosa figuraccia, anche per la Figc, che rischia di perdere ulteriore credibilità, dopo il caso plusvalenze.