MOSCA – Mentre la guerra in territorio ucraino continua, è atterrato all’aeroporto Vnukovo di Mosca l’inviato speciale della Casa Bianca Steve Witkoff, incaricato di incontrare il presidente russo Vladimir Putin. Sarà il secondo incontro di Witkoff con il leader del Cremlino. L’inviato di Trump si era infatti recato già a Mosca a metà febbraio per discutere un accordo per liberare il cittadino statunitense Marc Fogel, allora detenuto in Russia.
Il presidente russo Vladimir Putin darà “probabilmente” oggi una risposta alla proposta di tregua in Ucraina. Lo ha detto il suo consigliere per la politica estera Yuri Ushakov, citato da Interfax.
La posizione della Russia
Intanto Mosca continua a tenere le sue posizioni inviando un messaggio chiaro sulla volontà di mantenere il controllo sulle regioni ucraine conquistate, anche in caso di cessate il fuoco. Secondo Reuters la Russia avrebbe consegnato agli Usa una lista di richieste per chiudere la guerra, tra cui il riconoscimento della Crimea e delle regioni di Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Lugansk definite come “province della Federazione Russa”.
Posizione netta anche per quanto riguarda l’intervento europeo: “Per noi è assolutamente inaccettabile – ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova Zakharova – il dispiegamento in Ucraina di unità delle forze armate di altri Stati, sotto qualsiasi bandiera, che si tratti di un contingente straniero, di basi militari o di alcune operazioni di mantenimento della pace proposte da coloro che hanno rimosso del tutto la parola mantenimento della pace e pace dal loro vocabolario”. Ha poi aggiunto che un intervento dell’Europa significherebbe “il coinvolgimento di questi paesi in un conflitto fisico diretto con la Russia”.
È intervenuto anche Yuri Ushakov, consigliere per la politica estera del presidente Vladimir Putin, contrario a una breve tregua in quanto utile solo a Kiev per riprendere fiato.
Oltre ai territori richiesti, non è ben chiaro cosa esattamente sia incluso nella lista di Mosca per la pace. Probabilmente saranno presenti richieste non molto distanti da quelle già avanzate da Mosca come la mancata adesione di Kiev alla Nato e un accordo di non dispiegamento di truppe straniere in Ucraina.
Zakharova: “Da Mattarella menzogne e falsità sul nucleare”
La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova è tornata ad attaccare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Le sue affermazioni secondo cui la Russia minaccia l’Europa con armi nucleari sono menzogne e falsità”. Lo riporta la Tass.
La situazione sul campo
Sul campo, entrambe le fazioni denunciano nuovi attacchi: dalla parte russa il Ministero della Difesa ha fatto sapere di aver abbattuto nella notte 77 droni di Kiev nel proprio territorio e di aver liberato Sudzha, il principale centro abitato della regione di Kursk occupata dalle truppe di Kiev. Dall’altro lato l’Ucraina ha accusato l’esercito russo di aver giustiziato cinque soldati prigionieri: “Ancora una volta, vediamo un cinico disprezzo per il diritto internazionale umanitario da parte dell’esercito di Mosca”, le parole del difensore civico ucraino per i diritti umani Dmytro Lubinets su Telegram.