Un caso emblematico in cui l’arte esce dal dimenticatoio e torna a vivere. Ne è protagonista l’opera di Andrea Mantegna “La Resurrezione di Cristo”, pronta a iniziare il suo tour dei musei europei, in seguito al restauro curato dall’Accademia Carrara di Bergamo.
La rivalutazione dell’opera d’arte era iniziata a maggio, quando lo studio del conservatore accademico Giovanni Valagussa aveva portato all’attribuzione del quadro proprio al Mantegna, celebre pittore padovano del Rinascimento. La sorprendente scoperta partiva da un dettaglio, una croce interrotta a metà nella parte bassa dell’immagine, che ha permesso di stabilire come l’intera opera fosse la metà superiore di un altro celebre dipinto del Mantegna, “La discesa di Cristo al limbo”, datato 1492 e battuto all’asta nel 2003 per trenta milioni di dollari.
Il restauro, eseguito dalla studiosa dell’Accademia Carrara di Bergamo, Delfina Fagnani, in collaborazione con le Università di Verona, della Tuscia e di Parma, ha permesso all’opera di tornare disponibile al pubblico. L’apertura straordinaria del museo, fino alle 22 con ingresso ridotto, avvia il tour europeo che vedrà il dipinto esposto prima alla National Gallery di Londra, in cui avverrà il ricongiungimento con la parte inferiore della tavola, la “Discesa al limbo”, e successivamente alla Gemäldegalerie di Berlino.
“Un restauro esemplare“, così ha commentato Maria Cristina Rodeschini, direttrice dell’Accademia, sottolineando la grande partecipazione del pubblico durante le fasi del lavoro, realizzato in una delle sale del museo accessibile ai visitatori. Entusiasta anche Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, che si è detto “orgoglioso della nostra cultura e di poterla condividere a livello internazionale con due delle più grandi istituzioni artistiche europee”.