“È sicuramente la prossima stella”, annuncia Novak Djokovic. Il campione serbo ha idealmente incoronato un ragazzino di diciott’anni, che fino ai 13 era un promettente sciatore, prima di dedicarsi al tennis e di salire alla ribalta vincendo le Next Gen finals.
Parliamo di Jannik Sinner e della sua annata d’oro, con un 2019 iniziato scalando la classifica Atp e (quasi) concluso con la vittoria su Alex De Minaur, numero 18 del mondo, sabato a Milano.
“Aver vinto, in quella maniera, contro De Minaur è davvero impressionante – spiega Djokovic –. Ho visto la finale della Next Gen, Jannik è sicuramente la prossima stella che i tifosi seguiranno, ma io lo conoscevo già da prima”. Il “rosso” altoatesino, di fatto appena esploso, non può essere considerato una semplice promessa. Dopo essersi sbarazzato del suo avversario in un’ora e quattro minuti, mostrando talento cristallino e colpi da veterano, Sinner ha messo le mani sul suo primo trofeo in carriera.
“È giusto sognare, soprattutto nel nostro sport – annuncia il giovane tennista nel postgara –. Ho provato a far vedere a tutti che posso competere a questo livello. I tornei delle scorse settimane mi hanno dato fiducia, ora sono molto contento”. Sinner non si nasconde e mira a diventare il numero uno. Nel frattempo vince, si diverte e soprattutto occupa il 95esimo posto nella classifica mondiale.
Mamma cameriera e papà cuoco, entrambi lavorano in un rifugio alpino in Val Fiscalina, Jannik alle luci della ribalta non era proprio abituato. Ragazzo riservato e poco attivo sui social, è in campo che tira fuori tutta la sua grinta. Ora c’è il Challenger di Ortisei e poi la stagione 2020 da preparare, per dimostrare che, tra le vette innevate delle Dolomiti, è davvero nata una stella.