Le donne come risorsa su cui investire, nella società come nella tv: questo l’obiettivo da raggiungere per Anna Maria Tarantola, dal 2009 vicedirettore generale della Rai e presidente dal luglio 2012. Un’azienda che deve rinnovarsi – dice la presidente in un’intervista al Corriere della Sera – nelle tecnologie, nell’uso della multimedialità ma soprattutto dando il giusto spazio alle figure femminili che da troppo tempo sono “nascoste”, lontane dai riflettori dello star system televisivo. Si riparte da loro e da “mamma” Rai, che ha intenzione di rinnovare i format dei quiz tv inserendo al loro interno più concorrenti in gonnella. L’aspetto interessante però, rimane la volontà della Tarantola di offrire una rappresentazione corretta e non stereotipata delle donne, e per farlo c’è bisogno dell’impegno di tutti, vertici compresi.
Questa la principale motivazione che ha spinto la Tarantola ad organizzare per il 5 e 6 marzo prossimi, in occasione del 90° anniversario della Radio e del 60° della televisione, un’iniziativa tutta rosa dal nome “Donna è” che si terrà presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma; lo scopo principale del convegno è quello di diffondere modelli positivi e di conoscere meglio il Paese in cui viviamo, acquisendo informazioni e dati statistici sul tema. Quantità e qualità, più donne equivale all’aumento della produttività, del Pil. Spesso ci dimentichiamo che quello che funziona è «il giusto mix fra uomini e donne, il fatto di portare modi e pensieri diversi» continua la Tarantola sul Corriere.
Se è vero dunque che “se non ci sei non esisti”, volendo citare un vecchio film del 2008, la Rai parte proprio dallo schermo: tante nuove donne a bucarlo, sperando solo che non rimangano intrappolate fra il led delle tv e la vita reale.
Elisa Mariella