La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha tenuto martedì 24 settembre un importante discorso all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite affrontando i temi più urgenti dell’agenda internazionale. Tra questi il conflitto in Medio Oriente, la guerra in Ucraina, il traffico degli esseri umani, la riforma del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e il ruolo crescente dell’Intelligenza artificiale.
Il punto sul Medio Oriente
Giorgia Meloni, nel suo intervento, ha parlato del conflitto in Medio Oriente sottolineando che Israele deve rispettare il diritto internazionale per la protezione dei civili. Pur riconoscendo il diritto di Israele a difendersi, ha chiesto che venga garantita la sicurezza della popolazione civile a Gaza. Ha inoltre sottolineato l’urgenza di una tregua e del rilascio degli ostaggi, ribadendo il sostegno a uno Stato palestinese guidato dal dialogo.
Le parole sulla situazione in Ucraina e in Venezuela
Sull’altro fronte di guerra, quello europeo, la premier ha ribadito con forza il diritto dell’Ucraina a difendere la propria sovranità dall’invasione russa, sottolineando come questo conflitto abbia minato il sistema internazionale, causando destabilizzazioni anche oltre i suoi confini e innescato nuove crisi globali. Ha poi rivolto un appello sulla situazione in Venezuela, denunciando la mancata validazione dei risultati elettorali a quasi due mesi dalle elezioni e la brutale repressione che ne è seguita. Ha evidenziato la morte di decine di manifestanti, l’arresto arbitrario di migliaia di oppositori politici e l’esilio del candidato dell’opposizione democratica, invitando la comunità internazionale a non restare in silenzio.
Il quadro sul traffico di esseri umani
Meloni ha anche richiamato l’attenzione su un tema molto discusso, quello della lotta ai trafficanti di esseri umani. Ha espresso soddisfazione per l’accordo tra i Paesi del G7 per creare un coordinamento internazionale volto a smantellare queste reti criminali. Tuttavia, ha evidenziato la necessità di un impegno ancora maggiore, soprattutto da parte delle Nazioni Unite. Ha avvertito che questi gruppi stanno riproponendo moderne forme di schiavitù, un problema che l’ONU aveva già contribuito ad affrontare in passato.
Le dichiarazioni sul Consiglio di Sicurezza e sull’IA
Sulla riforma del consiglio di sicurezza poi, ha dichiarato che “non può prescindere dai principi di eguaglianza, democraticità e rappresentatività. Sarebbe un errore creare nuove gerarchie con nuovi seggi permanenti” perché occorre “rappresentare meglio tutti non rappresentare meglio alcuni”. Infine ha evidenziato l’emergere dell’intelligenza artificiale generativa, sollevando interrogativi nuovi e mettendo in discussione l’uso del termine “intelligenza”. Ha avvertito che questa tecnologia potrebbe sostituire le competenze umane, con gravi conseguenze sul mercato del lavoro e sulla distribuzione della ricchezza. Per affrontare queste sfide, l’Italia ha messo l’IA al centro della sua presidenza del G7, cercando di sviluppare una governance globale che equilibri innovazione e diritti fondamentali.