Il tweet del Barcellona è stato abbastanza chiaro. «Ronaldinho è tornato» recita il cinguettio del club spagnolo, arrivato ieri sera intorno alle 21. I tifosi si sono subito scatenati sui social, ma ovviamente Dinho non tornerà in campo. Sarà il nuovo ambasciatore della società. Per dieci anni porterà il nome del Barcellona in giro per il mondo, partecipando ad eventi, inaugurazioni di scuole e attività di marketing di ogni tipo. Giocherà amichevoli benefiche, sarà presente agli stage e ai camp con i bambini, oltre che essere parte attiva della Barcellona Foundation, l’ente solidale della squadra legato all’Unicef.
Sembra una chiara inversione di rotta rispetto a quello che solo a inizio gennaio aveva dichiarato il fratello procuratore Roberto De Assis. «Nel 2017 Ronaldinho tornerà a giocare. L’obiettivo è quello di trovare un club che disputi la Copa Libertadores». Il fantasista brasiliano sembrava voler essere ancora protagonista nella massima competizione continentale del Sud America. Il ritiro ufficialmente non è ancora arrivato. L’ultima partita risale però al 26 settembre dell’anno scorso. I propositi di rilanciare la Chapecoense dopo la tragedia aerea non sono andati a buon fine. La firma arriverà oggi intorno alle 17.30 al Camp Nou, alla presenza di fotografi e giornalisti.
[BREAKING NEWS]#RonaldinhoIsBack pic.twitter.com/5Xfh6Oo6Su
— FC Barcelona (@FCBarcelona) February 2, 2017