Mattarellum rovesciato, Rosatellum bis, Fianum 2.0, sono già diversi i nomi della nuova proposta di legge elettorale. Il relatore Emanuele Fiano la presenterà domani in commissione Affari costituzionali nella speranza di approvarlo velocemente. Si tratta di un Mattarellum corretto, che prevede il 36% di collegi uninominale e il 64% di collegi plurinominali con metodo proporzionale, scheda elettorale unica e niente voto disgiunto.
I favorevoli. “Non so se giovedì ci sarà una proposta di legge condivisa – ha detto Matteo Renzi, ospite di Bianca Berlinguer a Carta Bianca su Rai 3 – Il Pd ci ha provato, ci prova e ci proverà, ma non sono molto ottimista”. Anche Lorenzo Guerini, coordinatore della segreteria, ha commentato: “Abbiamo messo in campo una proposta per sbloccare l’impasse. Serve un accordo ampio, è ovvio, ma la traccia è chiara: un impianto proporzionale con una quota maggioritaria che noi avremmo preferito più ampia, ma che abbiamo ridotto per venire incontro alle esigenze degli altri”.
I contrari. Gli ostacoli maggiori derivano dai dubbi degli autonomisti di Svp: tra i 231 collegi uninominali maggioritari, infatti, rientra anche il Trentino Alto Adige. “La quota di maggioritario non va bene, sarebbe troppo bassa”, ha affermato Daniel Alfreider del gruppo Autonomie, alla fine dell’ufficio di presidenza della commissione Affari costituzionali. Contrari anche il M5S (“Proposta oscena”) e Mdp (“Il Pd butta la palla in tribuna”), mentre la posizione di Berlusconi è più ambigua. Il leadero di Forza Italia, infatti, è notoriamente contrario al maggioritario, ma l’alta quota di proporzionale presente nel nuovo testo a liste bloccate gli garantirebbe il controllo sugli eletti.
L’opinione dei Cinque Stelle. Una nota dei deputati pentastellati della commissione Affari costituzionali recita: “Renzi ed il Pd sono pronti a varare l’ennesima legge elettorale incostituzionale dopo il Porcellum e l’Italicum, solo per ostacolare il Movimento 5 Stelle. La Consulta gli ha bocciato tutte le riforme, il popolo la schiforma costituzionale, non sono capaci di scrivere una legge costituzionale, e pretendono di approvare una legge elettorale contro e senza il primo movimento del Paese”.
Lega e Fratelli d’Italia, invece, non sembrano ostili al nuovo testo, in quanto favorisce le coalizioni e non impone il listone con Forza Italia. Anche Area Popolare sembra favorevole, in particolare per la soglia di sbarramento fissata al 3%.