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HomeSport La notte della Roma: primo posto nel girone e sì al nuovo stadio

La notte della Roma
primo posto in Champions
e sì al nuovo stadio

Il sigillo di Perotti abbatte il Qarabag

Il Comune approva l'impianto

di Davide Di Bello06 Dicembre 2017
06 Dicembre 2017

Roma's players celebrate the victory at the end of the UEFA Champions League Group C soccer match AS Roma vs Qarabag FK at the Olimpico stadium in Rome, Italy, 05 December 2017. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

La Roma si prende tutto: qualificazione, primo posto e nuovo stadio. I giallorossi completano l’impresa e si regalano una notte da sogno. Il gol qualificazione lo sigla Diego Perotti, che a maggio aveva portato la Roma in Champions con la rete decisiva contro il Genoa, e che ieri si è ripetuto nella stessa porta sotto la Sud. La rete del “Monito” sblocca la partita contro un Qarabag dignitoso e salvato in altre occasioni dal suo portiere Sehic, e consegna ai giallorossi il passaggio agli ottavi di Champions in un girone difficilissimo, impronosticabile dopo il sorteggio di agosto. Al fischio finale sono tutti con gli occhi all’insù, giocatori e tifosi in simbiosi a guardare il maxischermo, aspettando che annunci gli altri risultati. Da Londra arriva la ciliegina sulla torta, a suggellare il momento magico dei giallorossi. Il pareggio tra Chelsea e Atletico Madrid piazzerà, infatti, la Roma tra le prime 8 nell’urna di Nyon il prossimo 11 dicembre, come era accaduto soltanto nella stagione 2008/2009.

Nel prepartita era arrivata dalla conferenza dei servizi anche la tanto attesa fumata bianca per il nuovo stadio. La casa della Roma a Tor di Valle si farà, da ieri non è più un sogno ma una realtà concreta. Poi la squadra in campo ha completato l’opera, in una serata che si consegnerà agli annali romanisti come storica.

Primo posto nel girone di Champions, in piena corsa scudetto in campionato a 5 punti dalla vetta e con una partita da recuperare. Merito di tutti, un po’ più di Eusebio Di Francesco, coadiuvato dal mercato intelligente della società che ha messo a disposizione del tecnico giocatori di livello internazionale come Kolarov. La depressione per la fuga di Spalletti e lo scetticismo per l’uomo che veniva da Sassuolo sono solo un lontano ricordo. “DiFra” ha conquistato tutti: con la mentalità e la cultura del lavoro, un sistema di gioco propositivo sempre volto ad aggredire l’avversario, è entrato nella testa dei calciatori e nel cuore dei tifosi. “Qui c’è spesso la tendenza ad adagiarsi, invece abbiamo eliminato Chelsea e Atletico Madrid – dice il tecnico nel post partita – dobbiamo vivere questo momento con grandissimo entusiasmo ed anche con ambizione, e sperare sempre di fare qualcosa in più”. Di Francesco e la Roma non hanno certo intenzione di accontentarsi.

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