di Lorenzo Capezzuoli Ranchi e Luisa Urbani
Sguardi cupi e fissi sui maxi schermi, mascelle serrate, smartphone consultati di continuo con fare nervoso: anche dopo la prima proiezione per la futura composizione della Camera dei Deputati, compiuta da SWO per La7, il morale nel quartier generale di +Europa non è sereno. Con uno scarto dello 0,78%, la lista di Emma Bonino si attesta al 2,7%. I 3 punti, soglia che permette ai partiti di accedere al Parlamento, è vicino ma non ancora certo. Certa invece è stata l’assenza della leader del partito, Emma Bonino. Presente invece il candidato alla Camera e portavoce dei Radicali Riccardo Magi, uno dei pochi esponenti con la spilla +E che attende i risultati definitivi al Radisson blue di Roma. Poche dichiarazioni, tutte a tarda notte, dopo una serata in cui si muovono solo gli occhi dagli smartphone ai maxi schermi e laptop che spingono le speranze dei sostenitori verso la soglia fatidica. Qualcuno fra i simpatizzanti già ammaina i vessilli: vengono riposte le bandiere gialle e blu, ma le speranze rimangono, seppur sempre più sommerse dalla realtà.
C’è anche una giovane ragazza, ancora troppo giovane per votare, che al suo arrivo all’hotel porta fiera una t-shirt, bianca e con stampato sopra il logo di +Europa: dopo diverse ore, cerca di rimanere sveglia, resistendo alla stanchezza, che sempre più appare anche sui volti dei sostenitori adulti, e che maggiormente si rendono conto che il sogno di una coalizione di centrosinistra vincente –anche grazie ai voti del partito di Emma Bonino- deve fare i conti con il responso delle urne, che porta al tandem Lega Nord – Movimento 5 Stelle oltre un voto su due, il 51% delle preferenze nazionali, secondo le previsioni.
Ai microfoni di LumsaNews il segretario nazionale dei Radicali Riccardo Magi ha commentato così i primi dati diffusi: “Aspettiamo i risultati definitivi, però per noi è un risultato importante. Si parla, a seconda dei sondaggi, del 2,5-2,7%. La lista -continua Magi- è stata lanciata due mesi fa e siamo comunque riusciti ad ottenere questo risultato, mettendo al centro una proposta alternativa e controcorrente, come si evince già dal nome”. Sul Rosatellum, legge elettorale con cui si è andati a votare, Magi la definisce “una pessima legge elettorale, che non è né carne né pesce” e che “non garantisce la libertà di voto né la governabilità”.
Qui invece le parole di Benedetto Della Vedova