Sono più di 7000 i migranti che stanno provando a raggiungere gli Stati Uniti passando attraverso il Messico. Partiti tra il 12 e 13 ottobre, provengono da Honduras, El Salvador e Guatemala, luoghi da cui sono stati espulsi e nei quali non possono tornare anche a causa delle estreme condizioni di povertà. E così provano a raggiungere gli Stati Uniti con la speranza di una vita migliore.
Questa situazione però preoccupa il presidente degli Stati Uniti Donald Trump che ha chiesto al Messico, dove alcuni migranti hanno ottenuto un asilo politico temporaneo, di fermare questa avanzata, minacciando quindi di chiudere il confine. Pena Nieto, presidente del Messico, ha però risposto che si deve agire seguendo gli aspetti legali ed umanitari.
Trump ha lanciato accuse fin dall’inizio, dicendo che tra i migranti si nascondono criminali legati ai Narcos e che, qualora la situazione non si dovesse risolvere, potrebbe tagliare gli aiuti economici destinati all’Honduras e addirittura mandare l’esercito. Non solo, ha anche affermato che i democratici hanno finanziato questa carovana verso gli Usa.
Non è chiaro cosa accadrà quando i migranti raggiungeranno il confine con gli Stati Uniti, ma negli ultimi mesi sono aumentati notevolmente i controlli e quindi potrebbero sorgere tensioni tra polizia ed esercito statunitensi e migranti. Una situazione simile si era verificata qualche mese fa, quando molte famiglie sono state divise e i bambini allontanati dai genitori.