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Sei mesi in più per le cartelle esattoriali

La manovra arriva in aula
Concessi sei mesi in più
per le cartelle esattoriali

Un fondo per gli immobili occupati

Iva per il terzo settore slitta al 2024

di Thomas Tomassini21 Dicembre 2021
21 Dicembre 2021

Un momento nell'aula del Senato durante il voto finale della legge elettorale, detta ''Rosatellum bis'', Roma 26 ottobre 2017. ANSA/GIUSEPPE LAMI

Dopo diversi rinvii, la commissione Bilancio al Senato ha cominciato le votazioni sugli emendamenti alla Manovra. Lo stallo si è sbloccato in una riunione fra i capigruppo,  i relatori e i rappresentanti del governo. 

Con la manovra arriva un fondo di solidarietà da 10 milioni di euro per il 2022 a favore dei proprietari di immobili residenziali, non utilizzabili perché occupati abusivamente. Per quanto riguarda il bonus mobili è stato approvato un emendamento che, come scrive su Twitter Caterina Bini, sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento, “innalza il tetto di spesa da 5.000 a 10.000 euro”. Sarà inoltre possibile pagare a settembre le cartelle esattoriali in arrivo a gennaio che scadono a marzo.

Tra le modifiche dal ddl Bilancio approvate, quella che prolunga a 180 giorni il termine di pagamento delle cartelle esattoriali notificate nel primo trimestre del 2022. “L’intervento – come si legge nella relazione tecnica della commissione di Bilancio al Senato – non determina oneri per la finanza pubblica, perché a pari del termine ordinariamente previsto di 60 giorni dalla notifica, il nuovo termine di 180 giorni ricade comunque nell’anno 2022”. Inoltre, è stato approvato anche un emendamento che rinvia di due anni, fino al 2024, l’entrata in vigore del regime Iva per il terzo settore. 

Intanto i senatori aspettano ancora l’emendamento sul Superbonus. Il fascicolo, che comprende anche la riformulazione di quest’ultimo al 110%, è arrivato in commissione Bilancio poco prima delle 6 del mattino. Il testo, però, è stato subito accantonato su richiesta della maggioranza per valutazioni da approfondire, come si apprende da fonti parlamentari. Secondo alcune ricostruzioni, la riformulazione del Superbonus non è quella concordata fra governo e maggioranza.  

La manovra, secondo quanto richiesto dal presidente della commissione Bilancio Daniele Pesco al termine delle votazioni su Rendiconto 2020 e Bilancio interno 2021, arriverà in Senato alle 15 e 30. “A breve chiudiamo l’esame in commissione Bilancio e nel pomeriggio dovremmo essere pronti per la discussione generale”, ha sottolineato l’esponente del Movimento Cinque Stelle. 

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