In piazza Montecitorio, questa mattina, la Lega festeggia l’approvazione definitiva del decreto sicurezza. Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, il suo braccio destro al Viminale, il sottosegretario Nicola Molteni, insieme a tutti i parlamentari della Lega, hanno srotolato davanti ai fotografi e alle telecamere due striscioni con scritto: “Dl Salvini è legge” e “È finita la pacchia”. La questione si collega e fa pensare al caso di cronaca delle ultime ore del ladro ucciso ad Arezzo.
“Con l’approvazione del decreto sicurezza si stravolge di fatto la costituzione e l’italia entra nell’incubo dell’apartheid giuridico”, ha dichiarato Carla Nespolo, presidente dell’Anpi (Associazione nazionale partigiani). “È davvero incredibile che sia accaduto un fatto simile, che sia stato sferrato un colpo così pesante al diritto di asilo, all’accoglienza, all’integrazione”.
Stretta sui permessi, più tempo nei centri di permanenza per il rimpatrio (da 90 a 180 giorni). Aumenta, inoltre, la platea dei reati che provocano la revoca d’asilo politico. Viene inoltre tolta la cittadinanza ai condannati per reati di terrorismo. Viene modificato il Sistema Sprar (protezione per richiedenti asilo): potranno accedervi solo i titolari di protezione internazionale e minori non accompagnati; chi è già nel sistema rimarrà fino alla conclusione dei progetti. Dilatati i termini (da 2 a 4 anni) per l’istruttoria della domanda di concessione della cittadinanza, concessa solo se si conosce l’italiano. Revocata la cittadinanza ai condannati per reati di terrorismo. Questi sono alcuni tra i principali punti che fanno parte del decreto sicurezza.
“Questo è un decreto che garantisce anche più diritti ai rifugiati veri che oggi sono mischiati insieme a tutta la marmaglia che ora gira per l’Italia a far casino”, spiega il ministro dell’Interno Matteo Salvini, ai microfoni di Radio Radio. “La nuova legge garantisce sicurezza agli italiani, dà più potere e soldi ai sindaci e alle forze dell’ordine. Potenzia l’antimafia aprendo quattro sedi nuove e assumendo duecento persone che gestiscono i beni che sequestriamo ai mafiosi e potenzia l’anti droga”.