NEW YORK – “Un giorno in questa stanza diremo che la guerra in Ucraina è finita e questo non perché qualcuno ha scambiato qualcosa con Putin”. Ne è convinto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che durante la riunione del Consiglio di Sicurezza a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha spiegato qual è a suo parere la soluzione per la fine delle ostilità: “La guerra finirà perché la Carta dell’Onu prevarrà, il diritto all’autodeterminazione prevarrà, la nostra sovranità territoriale”. Una previsione a cui hanno fatto seguito pesanti accuse nei confronti di Iran e Corea del Nord, considerate da Zelensky “complici” della Russia in guerra.
Nel frattempo, un’indiscrezione lanciata da Politico, rivela che l’amministrazione Biden sta lavorando a un piano per estendere la sua autorità ad inviare all’Ucraina armi e attrezzature statunitensi, per un valore di 5,9 miliardi di dollari, prima che il finanziamento scada alla fine del mese. Un piano che consentirebbe al Pentagono di continuare a fornire armi a Kiev, anche se con questo metodo gli Stati Uniti non potranno introdurre armi che non siano già state inviate nei pacchetti di aiuti precedenti.