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HomeEsteri La guerra dei dazi. Donald prima minaccia Ue poi cerca il dialogo

La guerra dei dazi
Trump minaccia Ue
di tassare anche le auto

Sabato il primo incontro a Bruxelles

per discutere sulle possibili esenzioni

di Marina Lanzone12 Marzo 2018
12 Marzo 2018

epa06595123 US President Donald J. Trump returns to The White House in Washington, DC, USA, 10 March 2018, after attending a political rally in western Pennsylvania. EPA/CHRIS KLEPONIS / POOL

Un nuovo capitolo e nuovi protagonisti si aggiungono nella guerra dei dazi che vede contrapposti principalmente Stati Uniti e Cina. Dopo il primo incontro a Bruxelles tra rappresentanti di Usa, Europa e Giappone, per stabilire l’esenzione dai dazi americani su alluminio e acciaio, avvenuto lo scorso sabato, il presidente Donald Trump ha minacciato in un tweet di tassare le automobili e altri prodotti, qualora l’Unione europea non abbassi le sue tariffe. Oggi cerca una mediazione. “Il segretario al commercio Wilbur Ross parlerà con i rappresentanti dell’Ue. Le barriere non sono giuste per i nostri agricoltori e le nostre industrie”, ha scritto sempre sul suo profilo Twitter.

Intanto l’Europa continua a ribadire che in quanto partner economico degli Stati Uniti dovrebbe essere “esclusa”, e vuole che sia fatta “chiarezza” sulle modalità per chiedere l’esenzione. Un portavoce della Commissione Ue ha ribadito che la lista europea di prodotti americani a cui verranno applicati eventuali dazi “è ancora in consultazione”, ma sarà pronta per essere resa pubblica nei prossimi giorni.

Intanto, dall’Italia si temono conseguenze per il settore agro-alimentare. “A rischiare non sono solo le nostre esportazioni ma i normali flussi commerciali delle commodities a livello mondiale a scapito della competitività delle imprese – ha detto il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti -. La guerra commerciale potrebbe avere effetti molto negativi per il sistema agro-alimentare in Italia, nella Ue e negli Stati Uniti”. In particolare preoccupa il mercato della soia. La Cina è il primo sbocco per le esportazioni agro-alimentari statunitensi e ha già fatto sapere che come ritorsione tasserà l’import di soia dagli Usa. L’Europa, però, è il secondo importatore del legume: annualmente l’Ue prende 14 milioni di tonnellate di semi e 18 milioni di tonnellate di farina. “Un aumento delle quotazioni inciderebbe sui costi e sulla competitività del settore zootecnico”, avvisa il presidente Giansanti.

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