Il 1° novembre la Guardia costiera di Sfax, la seconda città della Tunisia, ha bloccato un’imbarcazione con a bordo 94 migranti in procinto di partire per l’Italia. A renderlo noto è il ministero dell’interno di Tunisi. Il comunicato, diffuso questa mattina, precisa che l’imbarcazione si trovava a circa 25 miglia marine dal porto.
Tra le persone a bordo dell’imbarcazione erano presenti anche individui legati al mondo islamico. Con esattezza un giovane di Gabes, indagato nel 2015 per contatti con persone legate all’estremismo e due presunti estremisti di 25 e 35 anni, di cui però non è stata ancora diffusa l’identità. Secondo le autorità tunisine i fermati avrebbero anche rifiutato, almeno in un primo momento, di salire a bordo della barca della Guardia Costiera che li ha fermati. È stata aperta quindi un’indagine nei loro confronti.
Nel comunicato le autorità tunisine hanno anche ribadito il loro impegno nella lotta all’immigrazione clandestina, diffondendo alcuni dati a riguardo. Nel solo mese di agosto, le forze dell’ordine hanno sventato 156 tentativi di partenze verso le coste italiane a partire dalla regione di Sfax. Il ministero ha poi precisato di avere denunciato alla magistratura 1.304 persone implicate in queste operazioni, oltre ad aver sequestrato somme di denaro per un valore totale di 404mila dinari e 7mila euro, 22 autovetture, 6 moto, 3 motori per gommoni, 10 cellulari e 189 litri di carburante.
L’operazione che le forze dell’ordine tunisine stanno portando avanti non si limita solo alla regione di Sfax, ma si estende su tutto il territorio nazionale. La polizia locale, infatti, ha fermato nella regione di Mahdia 22 persone, sventando così tre tentativi di partenze clandestine, uno a partire da Chebba e gli altri da Rejiche e da Mahdia.