Nel 2000 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 18 dicembre Giornata internazionale per i diritti dei migranti. Questa data nasce come anniversario dell’approvazione da parte dell’Onu, nel 1990, della Convenzione internazionale sulla protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie.
La Convenzione si rese necessaria all’indomani di un tragico evento avvenuto nel 1972. Un camion, che avrebbe dovuto trasportare macchine da cucire, ebbe un incidente sotto il tunnel del Monte Bianco. Nascosti dentro la vettura c’erano 28 lavoratori originari del Mali che viaggiavano da giorni verso la Francia alla ricerca di un lavoro e di migliori condizioni di vita. Morirono tutti.
Da questo evento l’Onu acquisì la consapevolezza di dover tutelare i diritti di chi fugge dal proprio paese. Consapevolezza che culminò con l’istituzione, nel 1979, di un gruppo di lavoro con il compito di redigere una apposita Convenzione che potesse contemperare le posizioni dei Paesi di provenienza dei flussi migratori e quelle dei Paesi destinatari.
Ad oggi la Convenzione annovera solo 47 ratifiche, la quasi totalità delle quali da parte di Paesi di provenienza dei flussi migratori. L’Italia non è tra i Paesi che l’hanno ratificata, così come il resto dei Paesi europei.
Per questo, nel 2010, in occasione del 20° anniversario dall’adozione della Convenzione, è stata lanciata dalle Nazioni Unite una campagna globale per promuoverne la ratifica.