Nell’agosto del 2011 la società sportiva calcio Napoli effettua un acquisto a sorpresa dalla serie B argentina. Il giocatore è Cristian Gabriel Chavez rispedito poi a settembre 2012 di nuovo nella sua Lomas de Zamora in Argentina. A distanza di un anno il contratto siglato desta sospetti della Guardia di Finanza. In questa settimanala Procuradella Repubblica di Napoli ha chiesto di acquisire atti e documenti relativi ai contratti dei calciatori, ai rapporti finanziari tra calciatori e agenti e tra questi e il club per le compravendite che vanno dal 2008 al 2012.
L’inchiesta si allarga. L’operazione è divisa in due parti. Si cerca nella sede del Napoli a Castelvolturno e negli uffici della Filmauro a Roma. A Castelvolturno ci sono stati quattro uomini con la valigetta e gli occhiali scuri capitanati dal colonnello Altieri della Guardia di Finanza. I quattro sono stati accolti dal direttore amministrativo Antonio Saracino.La Gdf sta indagando sull’utilizzo di accordi mascherati o passaggi di denaro in violazione delle norme. Sono stati presi in esame registri di compravendite, stipendi, indennità per i calciatori e per i loro agenti. A Castelvolturno, però, ci sono solo esigue parti di documenti perché la maggior parte si trova nella Filmauro a Roma dove di questa seconda parte dell’inchiesta si occupa il nucleo investigativo coordinato dal pm Giovanni Melillo. Il contratto di Chavez al momento non è il solo tenuto d’occhio dalla Gdf, perché a destare sospetto ci sarebbero anche i contratti di Lavezzi e di Edu Vargas.
Indagini argentine. Parallelamente a Castelvolturno e a Roma, si sta indagando anche in Argentina dove gli investigatori locali hanno cominciato ad analizzare i complessi intrecci legati ad acquisti e cessioni di calciatori e all’attività di mediatori presenti attivamente sul mercato internazionale. Per quanto riguarda l’inchiesta italiana non ci sono al momento indagati. La dirigenza del Napoli (stasera impegnato nella difficile trasferta di Eindhoven contro il Psv) ha deciso di collaborare con la magistratura per risolvere il caso. Le parole del legale del club, Mattia Grassani, confermano la decisione di collaborazione. «E’ un’indagine conoscitiva: non esistono indagati né accuse. Siamo disponibilii- ribadisce Grassani- di collaborare con la magistratura, tutti i contratti sono sempre stati stilati in maniera rigorosa e nel rispetto delle norme sportive e statuali, portando a termine tutti gli adempimenti fiscali e contributivi».
La visita degli uomini della Guardia di Finanza, negli uffici del Napoli, ha suscitato un duplice effetto sul web. Oltre a difendere la loro squadra i tifosi si sono scagliati subito controla Juventuscon cinguettii offensivi su twitter per lanciare l’ennesima sfida alla vecchia signora in attesa dello scontro diretto del 20 ottobre.