La Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza compie 30 anni. Approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 e ratificata dall’Italia il 27 maggio 1991 con la legge n. 176, è il trattato in materia di diritti umani con il più alto numero di ratifiche. Sono infatti 196 gli Stati che vi aderiscono.
La Convenzione riconosce tutti i bambini e le bambine del mondo come titolari di diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici. È composta di 54 articoli e da tre protocolli opzionali, riguardanti i bambini in guerra, lo sfruttamento sessuale e le procedure di reclamo a specifiche violazioni dei propri diritti.
In occasione della ricorrenza dei 30 anni dalla sua approvazione, l’organizzazione Amnesty International ha organizzato diversi eventi in tutta Italia.
A partire da Verona, dove l’8 novembre, in occasione del convegno “La tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza a 30 anni dalla convenzione”, più di 500 studenti delle scuole superiori si interrogheranno con esperti dell’Università di Verona e di Amnesty International, sui progressi che sono stati fatti finora riguardo i diritti dei minori, sui fallimenti e sulle sfide future.
Si passerà poi per Torino, dall’11 al 13 novembre, con gli studenti del progetto “Amnesty kids”, presenti in città per sensibilizzare la società e le istituzioni sul rispetto dei diritti dei minori e sul clima di odio che sta attraversando l’Italia.
Il 21 novembre sarà poi la volta di Roma. Il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Roma Tre vedrà educatori, docenti, studenti e Ong ragionare insieme sull’importanza dell’educazione ai diritti umani nel convegno “Infanzia: diritti umani, azione educativa, ricerca”.
Ultima tappa sarà Assisi, il 27 novembre, in occasione del corso “Insegnare i diritti umani”, per discutere su discriminazione e bullismo e come contrastarli.