L’annuale indagine del Sole 24 Ore sulla qualità della vita delle città italiane rivela un paese ancora diviso in due. Nella top ten sono presenti solo città del Nord: prima a sorpresa Trieste che supera Milano di misura, Trento stabile al terzo posto. Tra le prime dieci si incontrano ben sette province del Nord-Est: Bolzano (5), Pordenone (7), Verona (8) e Udine (9) che confermano la loro vivibilità e Treviso (10), l’unica new entry. Netta la risalita di tutte le città lombarde che avevano risentito più pesantemente della crisi pandemica in diversi indicatori, mortalità e crollo del Pil pro capite in primis.
Risale anche Roma che si attesta al 13esimo posto, mentre riesce a entrare in top ten per qualità della vita degli anziani. Salgono leggermente Napoli (90), Bari (71) e Firenze (11) peggiorano invece Cagliari, Torino, Genova, Palermo e Catania. Male il Mezzogiorno: le ultime posizioni sono occupate in ben 57 casi da province del Sud o delle Isole, nelle ultime 24 posizioni in particolare ci sono solo città meridionali.
La classifica stilata dal quotidiano economico traccia un preciso quadro del benessere nazionale e si rivela una cartina tornasole delle già note disuguaglianze Nord-Sud. Lo studio del Sole 24 Ore conferma l’urgenza di investire i fondi del Pnrr per ridurre i divari territoriali e aumentare le opportunità per i giovani.