Raffica di emozioni per il nuovo film del regista Gianni Amelio presentato ieri alla Mostra di Venezia e possibile candidato per il Leone d’oro. La pellicola uscirà nelle sale italiane l’8 settembre. “Il signore delle formiche” è il titolo scelto da Amelio per raccontare e analizzare un caso controverso della storia recente italiana: fine degli anni Sessanta, il drammaturgo e poeta Aldo Braibanti, venne condannato a nove anni di reclusione con l’accusa di plagio, reato poi cancellato, ovvero di aver sottomesso alla sua volontà sia fisicamente che psicologicamente un suo amico, il 23enne Giovanni Sanfratello, chiamato Ettore Tagliaferri nella pellicola. Il ragazzo, per volere della famiglia, a seguito di questa frequentazione con il poeta, venne rinchiuso in un ospedale psichiatrico e costretto a diversi elettroshock per “guarire” da quello che gli era successo.
Dopo il Leone d’oro vinto nel 1998 per “Così ridevano”, Amelio punta a bissare il successo rimarcando l’arretratezza di allora di certe istituzioni e di certi modi di pensare, soprattutto della famiglia del ragazzo che non riusciva ad accettare l’omosessualità del figlio e la frequentazione con un uomo più grande.
I due protagonisti sono interpretati rispettivamente da Luigi Lo Cascio e dal giovane Leonardo Maltese, per il quale Amelio ha avuto parole di grande stima essendo la sua prima apparizione sul grande schermo. Maltese che grazie alla sua grande interpretazione è uno dei candidati più accreditati alla vittoria del premio Mastroianni alla fine della Mostra.