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“Knockout game” a Campo de’Fiori. La movida violenta dei pugni in faccia colpisce anche Roma

di Samantha De Martin31 Marzo 2015
31 Marzo 2015

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Questa volta è stata una via a pochi passi da piazza Campo de’ Fiori, nel centro storico di Roma, il ring efferato dell’ultimo “Knockout game”, il folle gioco approdato dall’America che, al momento, ha fatto almeno tre vittime solo negli Stati Uniti ed altrettante nella Capitale. L’ultimo ignaro pugile, posto inconsapevolmente sul ring dalla moda dei pugni scagliati gratuitamente ai passanti, è un ragazzino diciassettenne che, la notte tra sabato e domenica, non ha avuto nemmeno il tempo di realizzare quello che gli stava accadendo. A dare per primo la notizia dell’incidente è stato il giornalista del Messaggero Marco De Risi che ha raccolto le testimonianze del giovane e di un medico del pronto soccorso. Luca F., questo il nome della vittima, si trovava in piazza Cairoli, lungo via Arenula, quando è stato aggredito da un violento pugno sferrato da uno sconosciuto, uno dei tanti protagonisti della movida romana del sabato sera. «Erano tre uomini di colore, forse nordafricani – ha detto il giovane -. Ho visto con la coda dell’occhio uno dei tre avvicinarsi, non capivo, non ho fatto in tempo a realizzare. Quello mi ha colpito al volto con un pugno. Poi tutti e tre sono fuggiti». Conseguenza del folle gioco, una profonda ferita riportata al sopracciglio e la frattura non scomposta del setto nasale. Poteva tuttavia andare peggio, come ha spiegato il medico del pronto soccorso: «Probabilmente il pazzo che ha tirato il pugno non è riuscito a prenderlo in pieno. Altrimenti per il ragazzo le conseguenze sarebbero state molto più gravi».
La polizia che è intervenuta sul posto sta effettuando le indagini concentrandosi anche sui social network dal momento che non è escluso che, come accaduto anche in passato, gli aggressori possano aver ripreso il loro tiro al passante per poi diffonderlo tramite Facebook.
L’episodio sbarcato da qualche anno in Italia e che affonda le sue radici nell’allarmante contesto di un’adolescenza americana violenta, si somma a quello accaduto qualche giorno fa in un centro commerciale dell’Eur, dove un adolescente di Pomezia è stato bersaglio impotente e inconsapevole del “Knockout game”. La vittima, in quel caso, aveva riportato fratture al naso e alla mandibola. Casi simili si erano verificati anche ad Albano e Frascati.

Samantha De Martin

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