La situazione a Kiev sta precipitando. Altre vittime si sono aggiunte al bilancio di 28 morti e 287 feriti registrato ieri. Sono 25 i dimostranti che stamane hanno perso la vita, 8 a piazza Maidan, epicentro della protesta filo-europea e anti-governativa, 7 nelle sale dell’Hotel Ukraina, dove è stata allestita un’infermeria, mentre altri dieci davanti all’Hotel Kozatski. 60 invece gli agenti fatti prigionieri dai manifestanti.
Incontro ministri europei con Yanukovich. La delegazione Ue ha deciso di annullare, per ragioni di sicurezza, l’incontro previsto tra i ministri degli Esteri francese, tedesco e polacco e il presidente ucraino. “Dirò a Yanukovich che è necessario fermare gli scontri, inaccettabili, e che nel pomeriggio ci apprestiamo ad adottare delle sanzioni contro coloro che sono responsabili delle violenze”, ha dichiarato Laurent Fabius, ministro degli Affari Esteri francese all’emittente radiofonica Europe 1. Alcune delle sanzioni previste dall’Ue riguardano la sorveglianza e il congelamento dei beni di un certo numero di dirigenti ucraini.
Medvedev avverte Ue e Usa. La Russia non ha intenzione di sospendere gli aiuti economici e la cooperazione con l’Ucraina, e ha lanciato, attraverso una dichiarazione del premier russo Medvedev, un avvertimento a Washington e Bruxelles. La Russia è contraria alle sanzioni previste dall’Ue e minaccia di chiudere l’accordo economico stipulato con Yanukovich.
Sochi 2014. Intanto alcuni atleti ucraini hanno deciso di abbandonare i Giochi olimpici di Sochi 2014 in seguito alle violenze negli scontri tra polizia e dimostranti a Kiev. Lo ha dichiarato Mark Adams, portavoce del Cio, Comitato Olimpico Internazionale. Nella giornata di ieri il Cio aveva vietato la possibilità di esporre il lutto al braccio per alcune fondiste ucraine, che in seguito avevano deciso di disertare la gara. Il presidente del Comitato Olimpico ucraino, in merito alla decisione da parte di alcuni atleti di abbandonare Sochi 2014, ha dichiarato di rispettare la decisione di ogni atleta che ha il diritto di decidere cosa fare.
Alberto Gentile