Debutterà il 21 febbraio, al Palazzo Reale di Milano, una delle grandi mostre attese in città nel 2017: Keith Haring, About Art che rimarrà aperta fino al 18 giugno. Saranno esposte 110 opere, molte di dimensioni monumentali, in alcuni casi inedite o mai viste in Italia, grazie al contributo di collezioni pubbliche e private americane, europee e asiatiche.
Sarà un modo per raccontare a tutto tondo l’artista americano, uno dei più importanti della seconda metà del ventesimo secolo: dalla controcultura socialmente e politicamente impegnata su temi quali droga, razzismo o alienazione giovanile, alle suggestioni dell’arte contemporanea e di quella classica, del Rinascimento italiano e dell’archeologia, fino ad arrivare all’etnografia e ai linguaggi delle civiltà precolombiane.
La rassegna, promossa e prodotta da Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale, Giunti Arte mostre musei e 24 Ore Cultura-Gruppo 24 Ore, si avvale della collaborazione scientifica di Madeinart e del contributo della Keith Haring Foundation. Uno sforzo congiunto che, sotto la curatela di Gianni Mercurio è in grado di rappresentare, fuori dai luoghi comuni e dalle semplificazioni, la straordinaria produzione di questo protagonista assoluto della Street Art, caratterizzata dal segno grafico iconico e potente e da un senso dirompente del colore.
All’interno del percorso espositivo, i lavori di Haring si susseguiranno in dialogo con quelle che sono state le fonti di ispirazione, dall’archeologia classica alle arti precolombiane, dalle figure archetipe delle religioni e delle maschere del Pacifico alle creazioni dei nativi americani, fino ad arrivare ai protagonisti del ‘900 in Europa e Usa. I suoi capolavori si affiancheranno a quelli di epoche diverse, a cui Haring ha guardato con il suo stile unico e inconfondibile. Non mancheranno riferimenti a Jackson Pollock, Jean Dubuffet e Paul Klee, ma anche i calchi della Colonna Traiana, le maschere delle culture del Pacifico e i dipinti del Rinascimento. Da segnalare anche l’allestimento emozionale che propone molti rimandi al contesto in cui Haring visse.