Brutto tonfo per la Juventus. L’ennesimo per l’allenatore Maurizio Sarri, che deve riflettere lucidamente sulla sconfitta in Champions contro il Lione. I bianconeri sono stati sconfitti per 1-0 nell’andata degli ottavi al termine di una partita che non ha convinto sin dall’inizio il tecnico juventino. Nonostante gli ultimi 45 minuti siano stati migliori di quelli precedenti, l’allenatore ha riconosciuto la causa dell’ennesima sconfitta in un gioco troppo lento. Nel post gara, ai microfoni di Sky Sport, Sarri ha commentato duramente la partita: “Non abbiamo girato la palla velocemente, non abbiamo fatto movimento, ci hanno aggrediti, abbiamo perso palla e abbiamo subito. Siamo stati poco aggressivi”, ammettendo, quindi, che non riesce a dare indicazioni chiare ai giocatori, come quella della velocità di gioco.
Dopo sette mesi alla panchina della Juventus, la squadra sembra allo sbando. I bianconeri si muovono in campo come pedine senza strategia. E tutto ciò non passa inosservato alla direzione con sede a Torino. Maurizio Sarri infatti era stato scelto dalla Juventus perché, oltre ai risultati, portasse una mentalità diversa, più europea e offensiva. Ma così non è stato. E il punteggio risicato in Campionato peggiora la situazione. E Sarri è il primo indiziato.
Ora gli occhi sono puntati sul 17 marzo, quando la Juve ospiterà il Lione, con l’obiettivo di una piccola impresa: vincere 2-0. Una vittoria che avrà il sapore di gesta eroiche per far ricredere sul sarrismo. La Juventus al momento non esonera: bisogna quindi attendere giugno per conoscere il destino dell’allenatore.