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Johnson segue modello Italia
e chiude la Gran Bretagna
"Tutto il mondo è devastato"

In Spagna quasi 40.000 i contagiati

Madrid la più colpita con 1535 morti

di Rossella Dell'Anno24 Marzo 2020
24 Marzo 2020

epa08316782 Closed gates at London Bridge Station in London, Britain, 23 March 2020. British Prime Minister Boris Johnson has announced that Britons can only leave their homes for essential reasons or may be fined, in order to reduce the spread of the Coronavirus. EPA/ANDY RAIN

Il modello Italia continua a costituire un monito per chi osserva da fuori. Boris Johnson, dopo aver fatto marcia indietro, decide di applicare le stesse misure restrittive che il nostro Paese ha iniziato ad adottare due settimane fa, perché il numero dei morti e dei contagi continua a crescere in Gran Bretagna. La decisione è arrivata dopo una riunione prolungata del comitato Cobra a Downing Street. “Il coronavirus è la più grande minaccia che incombe sul nostro Paese da decenni, e il nostro Paese non è solo: il mondo intero è devastato dall’impatto di questo killer silenzioso”, così ha esordito Johnson. Un nemico da affrontare attraverso “un enorme sforzo nazionale” collettivo.

Misure in Gran Bretagna. Il lockdown è esteso e obbligatorio, al momento imposto per tre mesi. Quindi oltre a pub, ristoranti, club e istituzioni culturali, si aggiunge la chiusura di tutti i negozi tranne farmacie, alimentari, stazioni di servizio, uffici postali, banche ed edicole. I parchi resteranno aperti, ma non si potrà andare in gruppo e si dovrà rispettare la distanza di due metri con altre persone.

Spagna. Il numero dei casi ha raggiunto quota 39.673. Lo fa sapere Il ministero della Sanità spagnolo. A livello nazionale 2.636 pazienti sono in terapia intensiva, i guariti invece sono 3.794. Quella a essere più colpita è la regione di Madrid, che conta 1.535 morti e 12.352 contagiati. 

Germania. Si registra un numero di vittime molto basso, 86 quelli ufficiali secondo il Robert Kock Institut, 94 per l’università Johns Hopkins. Il governo tedesco sta mostrando grande attenzione e vicinanza a quanto sta accadendo in Italia. “Siamo a lutto con il popolo italiano”, ha detto qualche giorno fa Steffen Seibert, portavoce del governo, aggiungendo “rispetto e ammirazione per l’instancabile impegno” dei medici del sistema sanitario italiano. La Sassonia inoltre accoglierà otto pazienti italiani affetti da Coronavirus per curarli a Lipsia.

La Dpa riferisce che il Land tedesco del Nordreno-Westfalia prenderà nei prossimi giorni 10 pazienti italiani affetti da coronavirus dal Nord Italia. “È solo una goccia. Ma vogliamo dare questo segnale: non siete soli”, ha detto il ministro-presidente del Land, Armin Laschet, a margine di una seduta speciale del parlamento regionale a Duesseldorf.

Nel frattempo  Il governo tedesco ha riportato in Germania circa 120mila turisti tedeschi che erano sparsi per il mondo. Questo è stato possibile grazie al sostegno di Lufthansa e tour operator. Lo ha reso noto la portavoce degli Esteri, Maria Adebahr, in conferenza stampa, aggiungendo che si sta ancora lavorando per completare l’operazione. Potrebbero essere oltre 200mila i tedeschi all’estero.

Francia. A Marsiglia, Didier Raoult, professore francese esperto nel campo delle malattie infettive, ha aperto ai test su larga scala nell’ospedale che dirige. In controtendenza con le direttive di Parigi che fino ad ora facevano tamponi soltanto a casi sospetti di Covid-19. Inoltre ha insistito sulla possibile efficacia di un cocktail di farmaci che potrebbe contrastare la malattia in attesa di un eventuale vaccino. I risultati sembrerebbero promettenti, ma c’è bisogno di ulteriori test (compresi quelli europei) prima di stabilirne la validità. 

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