Sono state scoperte centinaia di email inviate da Ivanka Trump, figlia e consigliera del presidente, dirette a suoi assistenti, membri dello staff della Casa bianca ed altri funzionari dell’amministrazione, utilizzando un account personale. Molte delle email trattavano questioni governative, violando così le norme che vietano l’uso di account privati di posta elettronica per chi ha incarichi di governo.
Due anni fa, durante la campagna elettorale che ha portato all’elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti, Hillary Clinton finì al centro dello scandalo “emailgate”, cavalcato dal Tycoon che ne fece una delle sue armi principali contro la sua avversaria. In quel caso la leader dei dem utilizzò un server privato, installato nella sua residenza nello Stato di New York, per comunicare informazioni riservate. Ivanka Trump si sarebbe difesa, secondo il Washington Post, affermando di conoscere le regole e di non aver fatto passare nessuna informazione segreta per il suo account personale.