BRUXELLES – Una missione militare “forte” nel Mar Rosso in balia degli attacchi degli Houthi. Con Italia, Francia e Germania in prima fila, l’Unione europea si avvia a lanciare una delle più ingenti operazioni congiunte della sua storia. La proposta della missione navale sarà sul tavolo del Consiglio Affari Esteri di lunedì 22 gennaio. Nessuna decisione formale, tuttavia, verrà presa: l’obiettivo di Bruxelles è approvare in via definitiva la missione nella riunione dei ministri degli Esteri del prossimo 19 febbraio.
Aspides, questo il nome della missione, ha l’obiettivo di difendere dagli Houthi le navi mercantili che transitano nel Mar Rosso, anche con l’uso della forza. Gli attacchi di questi ribelli stanno infatti impattando sul commercio mondiale, costringendo le navi Cargo a circumnavigare l’Africa.
L’impatto economico
È di 154 miliardi di euro il volume d’affari del traffico marittimo italiano nel canale di Suez, il 40% del totale. “Data la gravità della situazione attuale e i nostri interessi geostrategici, è importante che l’Ue dimostri la sua volontà e le sue capacità di agire come attore di sicurezza globale, anche nel settore marittimo”, scrivono Italia, Francia e Germania in un documento presentato lunedì 22 gennaio al Consiglio Affari Esteri.
“Le continue tensioni nell’area rischiano di ripercuotersi negativamente sull’economia globale” si legge nel documento, che avverte di “potenziali effetti destabilizzanti su alcuni Paesi, come l’Egitto, il cui bilancio dipende in gran parte dalle entrate provenienti dai transiti attraverso il Canale di Suez. L’Egitto ha infatti incassato circa 8,6 miliardi di euro nel 2022-2023. “La missione – sottolineano – sarà in linea con la Convenzione Onu sui diritti del mare”.
La missione
I tre Paesi europei danno il pieno appoggio all’operazione che ha “compiti difensivi”. Per il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, non si tratta “solo una missione di polizia internazionale” ma di “un importantissimo segnale politico dell’Ue: siamo sulla direzione della difesa comune europea”.