MIAMI – Quale Little Italy? In America la Nazionale vuole essere grande. Go big, come dicono da quelle parti, quale che sia la posta in palio. Due amichevoli con vista Europeo: il 21 marzo alle 22 contro il Venezuela, il 24 alle 21 contro l’Ecuador. La prima a Fort Lauderdale nello stadio del giant – altro che big – Lionel Messi. Ma basta con i proclami: guai a sottovalutare l’avversario. Il ct Spalletti lo ricorda alla vigilia: “Sarà una partita difficilissima contro una squadra fisica. Il Venezuela ci darà nuove conoscenze”. Non solo campo, perché la tournée ha anche un importante valore economico: la Figc incassa così 4 milioni di euro. In conferenza spazio anche al caso Acerbi-Jesus, smorzato così: “A livello di pubblicità siamo sopra alla realtà vera, bisogna andarci piano, sono due bravi ragazzi.”
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— Nazionale Italiana ⭐️⭐️⭐️⭐️ (@Azzurri) March 21, 2024
In attacco spazio a Retegui
Chissà se le amichevoli americane scioglieranno il dubbio sul goleador azzurro, vero Mister X della Nazionale recente, orfana di un vero bomber. Contro il Venezuela spazio allora all’oriundo Mateo Retegui, passaporto italiano grazie a un bisnonno siciliano. Il rendimento stagionale con la maglia del Genoa – 8 gol e 3 assist in 24 partite – convince mister Spalletti. Basterà per mettere la freccia su Immobile e Scamacca?
Sinner incontra l’Italia
Ad accogliere gli azzurri al Chase Stadium uno che di vittorie se ne intende, anche se su altri campi: Jannik Sinner, reduce dall’eliminazione in semifinale al Masters 1000 di Indian Wells e pronto all’esordio al Miami Open. Curioso il confronto del numero tre del tennis mondiale col capo delegazione Gigi Buffon. L’ex Juve ha raccontato a Sinner come grazie a lui i suoi figli si siano appassionati al tennis. Con gli auguri di Jannik, l’Italia del pallone guarda all’Europeo con più serenità. Perché Spalletti, parola sua, vuole “verificare sul campo se sia meglio vincere uno Scudetto oppure con la Nazionale”.