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HomeEconomia Italia bocciata dall’Europa sull’evasione Iva

L'Europa boccia l'Italia
sull'evasione fiscale
Persi 26 miliardi nel 2020

Gentiloni: "Buco attribuibile a frodi"

Raggiunta l'intesa sul tetto al contante

di Maria Sole Betti09 Dicembre 2022
09 Dicembre 2022

Valdis Dombrovskis (L), European Commission Executive Vice-President in charge of Economy That Works For People, and European Commissioner in Charge of Economy Paolo Gentiloni (R) give a press conference on the review of EU economic governance and launch of debate on its future, in Brussels, Belgium, 05 February 2020. ANSA/OLIVIER HOSLET

Bruxelles boccia ancora una volta l’Italia alla prova dell’Iva. Per l’undicesimo anno consecutivo, il bel paese conquista in termini assoluti il primo posto in Europa per mancata riscossione dell’imposta, con un buco per le casse dello stato di oltre 26,2 miliardi nel 2020. Una vera e propria piaga quella descritta ieri dal commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni. Ma nulla che un pacchetto di controffensiva fiscale comune non possa colmare, con un’accelerazione sulla rendicontazione digitale al netto dell’accordo sul tetto al contante a 10 mila euro. Questa la ricetta individuata dall’Unione Europea contro l’evasione fiscale, che si presterà nei prossimi giorni a dialogare con la manovra dell’esecutivo Meloni, ora al vaglio della Commissione Ue.

Il rapporto di Bruxelles

Secondo i dati annuali diffusi ieri dalla Commissione europea e contenuti nel rapporto annuale sull’Iva, l’Italia resta prima tra i ventisette stati membri per l’evasione in termini assoluti, con un divario di 26,2 miliardi (20,8%) nel 2020. A seguire Francia, dove le perdite valgono 14 miliardi di euro, e Germania, che registra una mancata riscossione di 11,1 miliardi. Un buco che a livello comunitario tocca i 93 miliardi di euro, “prudentemente attribuibile” a detta di Gentiloni “alla frode”. E “in tempi difficili come questi, le finanze pubbliche hanno bisogno di entrate fiscali solide per sostenere i servizi pubblici e la montagna di investimenti per la transizione verde e digitale e la sicurezza energetica”, ha ricordato il commissario.

La commissione Ue punta alla fatturazione elettronica obbligatoria

Anche per questo, palazzo Berlaymont ha proposto una serie di provvedimenti, tra cui una piattaforma per le operazioni transfrontaliere. Si tratta di una fatturazione elettronica per le imprese che operano oltre i confini nazionali nell’Ue. Il nuovo sistema di rendicontazione introdurrà così una comunicazione digitale in tempo reale ai fini dell’Iva per intensificare la lotta contro le frodi e recuperare, stando alle stime Ue, fino a 11 miliardi di euro all’anno.

Tetto al contante

Nel frattempo, dopo la bocciatura dell’Italia sull’Iva e proprio mentre in Italia il confronto politico si concentra su Pos e innalzamento della soglia del contante a 5 mila euro, il Consiglio Ue ha dato il via libera al limite massimo a 10 mila euro per i pagamenti in contanti in tutta l’Unione Europea. L’ok è stato inserito nell’accordo trovato ieri anche sull’accesso limitato per il registro dei trust e sulle criptovalute.

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