Dopo tre anni e 37 risultati utili consecutivi, l’imbattibilità dell’Italia di Roberto Mancini si è interrotta ieri sera a San Siro. La squadra è caduta nella semifinale di Nations League contro la Spagna, perdendo 2 a 1. Decisiva l’espulsione di Leonardo Bonucci pochi minuti prima dell’intervallo e del raddoppio iberico. La sconfitta dei campioni d’Europa fa rumore e fa sfumare la possibilità di vincere il secondo titolo in tre mesi.
Nel torneo biennale organizzato dalla Uefa hanno pesato la mancanza di concretezza e alcune leggerezze nella gestione del gioco. La Spagna è andata in vantaggio già dopo un quarto d’ora con Ferran Torres. A cinque minuti dalla fine del primo tempo, Bonucci è stato espulso per doppia ammonizione. Poco dopo, ancora con Torres, la Spagna ha segnato il gol del 2-0. L’Italia ha dimezzato lo svantaggio all’83esimo con il centrocampista Lorenzo Pellegrini, senza però riuscire a pareggiare nei minuti finali.
Immediate le scuse di Bonucci sui social: “Sono più arrabbiato di voi, prima di tutto con me stesso. Mi dispiace e chiedo scusa. Ma questa Italia si rialzerà più forte che mai”. Pensiero condiviso anche dal ct della Nazionale Roberto Mancini che, con l’amaro in bocca, ha commentato: “Questa partita, al di là della sconfitta, ci darà grande forza. A volte certi episodi condizionano le partite”.
Spiacevoli i fischi che il pubblico ha riservato al portiere Gianluigi Donnarumma. Perfino il quotidiano spagnolo Marca ha commentato l’episodio: “Noi spagnoli non siamo gli unici a fischiare i nostri giocatori. Quello che ha subito Morata all’Europeo non è stato niente in confronto all’inferno che ha attraversato Donnarumma a San Siro. E tutto perché non ha rinnovato con il Milan ed è andato al Paris Saint Germain”.
C’è attesa per la partita Belgio-Francia di stasera. Il match deciderà l’altra finalista che giocherà domenica contro le Furie Rosse di Luis Enrique. Finalina per l’Italia contro la perdente.