Il Pdl canta vittoria. Sia chiaro, non ha vinto nessuno. Ma dopo una partenza con handicap il risultato ottenuto suona come un’impresa. Oltre il 29 % dei voti, meno di 100.000 di differenza con il Pd alla Camera. Tanto che il segretario Angelino Alfano si era spinto a chiedere un riconteggio delle schede. Questa mattina Silvio Berlusconi intervenendo a “La telefonata” su Canale 5 ha dichiarato però di non sospettare brogli.
Berlusconi. Il leader del Pdl è considerato uno dei grandi trionfatori della tornata elettorale, assieme a Grillo. All’inizio della campagna il Popolo della Libertà era dato poco sopra il 14 %. Ma Berlusconi si aspettava l’exploit. ‘”Noi avevamo dei sondaggi che ci davano lievemente avanti al Pd alla Camera e quindi pensavamo di poter avere noi il premio di maggioranza, invece sembra che ce l’abbia il Pd.” Bastavano i voti che ha preso Giannino e il centrodestra “avrebbe avuto addirittura la maggioranza alla Camera”. Il tutto nonostante le “forze nuove” di Monti e Grillo “che hanno avuto il vantaggio della novità che attira sempre”. E spera in un’intesa “per fare qualcosa di utile per l’Italia.” Ma senza Monti. “Con la sua austerità ha messo il paese in una spirale recessiva”.
Il giaguaro. Bersani aveva ben altre aspettative quando disse di voler smacchiare il giaguaro, riferendosi a Silvio Berlusconi. “Quando io dico lo smacchiamo, il giaguaro, intendo dire lo mandiamo proprio a casa.” Era stato lo stesso Berlusconi a rispondere per le rime: “Lo avevo avvertito, caro Bersani se smacchi il giaguaro sotto troverai un leone”. E ora è il portavoce del partito Daniele Capezzone a fare dell’ironia. “Il giaguaro non è stato smacchiato, anzi oggi ride e corre”.
Grande soddisfazione all’interno del partito. Per Gaetano Quagliarello, intervistato da Sky, “si tratta di un pareggio. Questo risultato è il frutto di una grande e generosa rimonta capeggiata da Berlusconi. Il nostro popolo si è risvegliato e tanta gente ci ha creduto.” Sentimento di rivalsa invece nei confronti degli ex-alleati. Alessandra Mussolini è critica verso Futuro e Libertà: “Fini? È giusto che sia stato punito, ha rovinato un’area di destra ed è completamente miope politicamente, non è entrato e sono molto soddisfatta”.
La formazione del governo. Difficile ora la nascita dell’esecutivo. I risultati sono rimasti in bilico per tutta la notte. Il segretario del Pdl Angelino Alfano era sceso in sala stampa verso le 21 addirittura con la certezza che il Pdl fosse “il partito di maggioranza relativa al Senato”. E aveva ringraziato Berlusconi “per questo straordinario risultato che si deve alla sua grinta, tenacia e fede nel successo”.
Alla fine al senato la maggioranza relativa dei seggi spetterà al Pd. Ma l’assenza di una maggioranza forte renderà difficile governare. Secondo Lupi la legge elettorale ha un pregio. “Dà alla Camera il premio di maggioranza e a chi lo prende spetterà l’onere di vedere cosa fare”. Questa mattina ad Agorà Gasparri ha dichiarato che vede comunque “difficile” un accordo con il Movimento 5 stelle. Il rebus del governo è solo all’inizio. E il Pdl sceglie la posizione di attesa. Il giaguaro resta in agguato.
Domenico Mussolino