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HomeCultura Italia al secondo posto nell’Ue per calo delle nascite

Calo demografico in Europa
record negativo per l'Italia
le nascite dimezzate del 50%

Secondo i dati diffusi da Openpolis

siamo al penultimo posto nella Ue

di Andrea Murgia18 Ottobre 2019
18 Ottobre 2019

Da alcuni decenni in Italia si registrano sempre meno nascite. A confermare questa tendenza sono gli ultimi dati di Openpolis che mostrano come nel nostro Paese si facciano sempre meno figli rispetto agli altri stati dell’Unione Europea. Nel 1971 i nuovi nati registrati all’ anagrafe erano stati 911mila, mentre nel 2017, a distanza di quasi 50 anni, sono stati 458mila: il 49,7% in meno.
Secondo un report diffuso lo scorso anno dall’Istat “il dispiegarsi degli effetti sociali della crisi economica del 2008 ha agito direttamente sulla cadenza delle nascite. Le donne residenti in Italia hanno accentuato il rinvio dell’esperienza riproduttiva verso età sempre più avanzate”.

La situazione nell’Unione Europea
A livello europeo la tendenza degli ultimi anni (2013-2017) mostra un aumento delle nascite nell’Europa centro-settentrionale e orientale e un calo nell’Europa meridionale (tranne in Portogallo) e in quella occidentale. L’Italia è il paese Ue con il secondo calo più vistoso di nuovi nati tra 2013 e 2017 (-10,9%), seguita dalla Finlandia (-13,4%).
Inquadrato in un’ottica europea, quindi, il calo demografico dell’Italia si inserisce in una tendenza comune ai paesi mediterranei, ma con dimensioni allarmanti. Innanzitutto perché è l’unico tra i maggiori Stati a mostrare una contrazione a doppia cifra. Poi perché ha il tasso di natalità più basso tra i 28 Stati membri. Nel 2017 sono nati 7,6 bambini ogni 1.000 abitanti, un dato che colloca l’Italia all’ultimo posto, dopo Grecia, Portogallo e Spagna.

Le regioni italiane
Analizzando il fenomeno su scala nazionale, sono 5 le regioni che superano la media nazionale sul tasso di natalità. Quella con più nascite in rapporto alla popolazione è il Trentino Alto Adige (9 nati ogni 1.000 residenti). Seguono tre regioni del Sud (Campania, Sicilia e Calabria con circa 8 nati) e la Lombardia (7,5). Le ultime due regioni sono la Liguria e la Sardegna che non arrivano a 6 nuovi nati ogni 1.000 residenti.
Ma il dato più preoccupante è che tra il 2013 e il 2017 tutte le regioni italiane hanno visto una diminuzione del numero di nati e in 14 regioni su 20 il calo è stato a doppia cifra, con l’Umbria in testa (-17,07%).

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