Cambiano le abitudini nel carrello della spesa degli italiani. È il paniere dei beni ha certificarlo: nell’elenco dei prodotti scelti per misurare l’andamento dei prezzi nel nostro Paese nel 2018 dall’Istat, infatti, entrano cinque nuovi beni: avocado, mango, i vini liquorosi, la lavasciuga e il robot aspirapolvere; mentre escono dall’ideale carrello della spesa prodotti ormai obsoleti, come la spesa per la telefonia pubblica, il canone Rai e il lettore Mp4.
Il nuovo paniere 2018 tiene conto delle novità emerse nelle abitudini di spesa delle famiglie, dell’evoluzione delle leggi in tema di consumi e sulla classificazione, arricchendo la gamma dei prodotti che rappresentano consumi consolidati. Infatti, il canone Rai ormai è assimilato ad una tassa e non più legato all’acquisto di un servizio. Mentre la cabina telefonica è ormai completamente inutilizzata grazie alla diffusione del telefono cellulare.
Ma arrivano anche delle novità nel sistema di acquisizione dei dati sull’andamento dei prezzi: nel 2018 si utilizzeranno i prezzi registrati alle casse di supermercati e ipermercati mediante scannerizzazione di codice a barre dei beni per la casa e della persona provenienti dalla grande distribuzione organizzata.
Per il calcolo dell’indice IPCA, l’indice sui prezzi armonizzato con l’Europa, viene impiegato un paniere di 1.506 prodotti elementari (1.498 nel 2017). In questo caso l’economia sta subendo un rallentamento dell’inflazione, che a gennaio, diminuisce su base mensile dell’1,6% e aumenta dell’1,1% su base annua (da +1% di dicembre).
Mentre negli indici nazionali del NIC (per l’intera collettività nazionale) e FOI (per le famiglie di operai e impiegati), figurano 1.489 prodotti elementari (1.481 nel 2017), raggruppati in 920 prodotti, a loro volta raccolti in 404 aggregati. Nel primo caso la crescita dei prezzi è aumentata su base mensile dello 0,2% e su base annua dello 0,8%, Il dato più basso da dicembre 2016. Gli esperti sostengono che sia colpa dei saldi.
