Matteo Renzi nell’ultima intervista ad Avvenire, ha dichiarato: “Sulla demografia serve una svolta politica e culturale”. Questo è il commento degli ultimi dati Istat, risultati allarmanti. Al primo gennaio 2017 ci sono state 86 mila nascite in meno rispetto all’anno precedente. Si tratta di un nuovo record negativo.
L’ex premier ha aggiunto: “Molti osservatori lamentano una crisi democratica dell’Italia, io credo che sia più grave la crisi demografica – continua Renzi – non facciamo più figli e il problema non si risolve solo con misure puntuali ma con una rivoluzione nel mondo”.
Ma non è stata l’unico intervento in merito. “Il quadro preoccupante delle culle vuote, anno dopo anno, interessa sempre più il nostro Paese. In passato le politiche a sostegno della famiglia sono state frammentate e contraddittorie” ha dichiarato il Ministro della Famiglia, Enrico Costa.
Le donne straniere residenti nel nostro Paese, rileva ancora l’Istat, hanno avuto una media di 1,95 figli nel 2016, mentre le italiane sono rimaste sul valore di 1,27. Si continua inoltre ad invecchiare, a causa del calo delle nascite, dell’allungamento della vita e dei flussi di immigrazione.
Unica eccezione, Bolzano. È stata infatti l’unica provincia italiana a registrare un aumento delle nascite. “Qui non abbiamo solo sussidi ma progetti di vita”, dichiara una delle mamme del capoluogo altoatesino.
Gianluigi De Palo, presidente del Forum delle Associazioni Familiari, ha dichiarato: “Il Paese sta morendo. La politica, tutta, si dia una svegliata e faccia qualcosa. Più che ripeterlo ogni anno che passa, non sappiamo più cosa fare”.
Il cardinale Angelo Bagnasco ha individuato nella mancanza di lavoro la principale causa del problema: “L’affanno della gente permane: è sempre più complesso mantenere la propria famiglia ogni giorno”.