I dati dell’istituto statistico Istat, in collaborazione con i centri di ricerca Ifo e Kof, parlano di una ripresa economica nell’Eurozona a partire dal secondo trimestre del 2021. Secondo questa analisi, l’effetto negativo delle misure di contenimento per far fronte alla situazione pandemica, potrebbe “avere soltanto un impatto transitorio sull’economia”.
Come si legge nell’ultimo Eurozone economic outlook pubblicato oggi, “nel quarto trimestre del 2020 l’attività economica nell’area dell’euro è diminuita meno del previsto, ma il recupero dei ritmi produttivi è previsto a partire dal secondo trimestre 2021”.
Negli ultimi mesi dello scorso anno, infatti, il Pil è diminuito dello 0,7%. Il crollo generale dell’attività economica nel 2020 invece è stato del 6,6%.
Le aspettative riguardanti il primo trimestre del 2021 prevedono un calo del Prodotto interno lordo dello 0,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Su base annua, la flessione prevista è invece dell’1,6%.
A partire dal secondo trimestre potrebbe iniziare a manifestarsi una crescita, con un recupero dell’1,5% rispetto al trimestre precedente e del 12,9% su base annua. La ripresa potrebbe continuare per il resto dell’anno, portando l’Eurozona ad un incremento del Pil del 2,6% rispetto al terzo trimestre del 2020.
Per quanto riguarda la produzione industriale, è previsto un “aumento congiunturale dell’1,6% nel primo trimestre del 2021 per poi decelerare tra aprile e giugno (+1,2%)”.
L’incertezza del quadro economico, come si legge nel testo del report, è legata all’evoluzione della pandemia e alla velocità della campagna di vaccinazione, ma anche ai tempi di realizzazione del programma Next Generation Eu. Un sostegno all’Europa potrebbe però arrivare anche dal commercio internazionale, fortemente rafforzato dai ritmi produttivi di Cina e Stati Uniti.