ROMA – A novembre 2024 il tasso di disoccupazione in Italia è sceso al 5,7%, segnando il livello più basso di sempre dall’inizio delle rilevazioni nel 2004. È quanto emerge dai dati provvisori diffusi dall’Istat, che confermano una stabilità del tasso di occupazione al 62,4%. Preoccupa, però, l’aumento della disoccupazione giovanile, salita al 19,2% (+1,4 punti rispetto al mese precedente).
Su base mensile si registra un lieve calo degli occupati, pari a -13mila unità (-0,1%), causato principalmente dalla diminuzione dei contratti a termine (-39mila). In crescita invece i contratti a tempo indeterminato (+28mila), mentre gli autonomi rimangono sostanzialmente stabili. Rispetto a novembre 2023, gli occupati aumentano complessivamente dell’1,4%, con una crescita significativa dei dipendenti permanenti (+3,2%, pari a +500mila).
Tra le donne, il tasso di occupazione è aumentato di 0,1 punti e quello di disoccupazione è calato di 0,2 punti, mentre tra gli uomini si osserva una diminuzione dell’occupazione (-0,2 punti) e un aumento del tasso di inattività (+0,1 punti).
Nonostante i segnali generalmente positivi, i giovani e i lavoratori precari restano le categorie più colpite dalle difficoltà economiche. L’Istat sottolinea che, sebbene l’inflazione a dicembre 2024 sia rimasta moderata (+1,3% annuo), l’attenuazione dei prezzi non basta a compensare la precarietà del mercato del lavoro.