Secondo i dati Istat aggiornati al mese di novembre 2022, l’inflazione ha segnato un incremento pari a +11,8% su base annua, confermando il trend emerso a ottobre e registrando un record negativo dal 1983. Opposto invece l’andamento negli altri Paesi dell’Eurozona dove l’inflazione è scesa al 10% rispetto al 10,6% registrato ad ottobre.
Maggiormente colpito il “carrello della spesa”
Il carrello della spesa – beni alimentari, per la cura della persona e della casa – al contrario dell’energia, ha registrato un’accelerazione passando da +12,6% a +12,8%. Il Codacons avvisa: “Una famiglia tipo si ritrova a spendere oggi 3,625 euro in più su base annua”. “Disastrosi i dati sugli alimentari (+13%). Questo significa che un nucleo con due figli, solo per mangiare, spende oggi 1,018 euro in più rispetto allo scorso anno”, avvisa il presidente Carlo Rienzi.
E il caro energia?
I dati hanno evidenziato una momentanea frenata sulla base mensile delle spese energetiche. L’inflazione nel settore passa dal +3,4% di ottobre al +0,5% di novembre. Massimiliano Dona di Unione Consumatori ha osservato: “Il fatto che l’inflazione tendenziale non salga non deve trarre in inganno. L’inflazione è stazionaria solo grazie al calo dei carburanti, ma dal 1° dicembre, grazie al Governo Meoni, scatterà il rialzo di 10 centesimi delle accise su benzina e gasolio che porterà effetti nefasti sui prezzi”.
Positivo il tasso di occupazione
Il tasso di occupazione sale al 60,5% registrando un record “imbattuto” dal 1977. I numeri parlano chiaro. +82mila occupati a ottobre (+496mila sull’anno) in entrambi i sessi e tutte le classi d’età – eccezione dei 35-49enni. Cala invece il tasso di disoccupazione. A ottobre è sceso al 7,8% e quello giovanile al 23,9%. Diminuisce anche il tasso di inattività al 34,3%.