Cala l’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 98,3 a 94,8) e l’indice composito del clima di fiducia delle imprese (da 109,2 a 105,2) a settembre. Lo rileva l’Istat sottolineando che la fiducia delle imprese diminuisce per il terzo mese consecutivo e tocca il valore più basso da aprile 2021. Per i consumatori si stima un peggioramento di tutte le variabili ad eccezione dei giudizi sulla situazione economica familiare e delle opinioni relative al risparmio. Per le imprese, invece, la fiducia è in peggioramento in tutti i comparti ad eccezione delle costruzioni dove sale da 155,8 a 159,5.
Confesercenti sostiene che i consumi nel 2023 potrebbero tornare al livello del 2016: “Sono a rischio nel prossimo trimestre 2,5 miliardi di consumi”. Il calo degli indici “non sorprende” il Codacons che sottolinea come fosse “ampiamente atteso, considerata la grave situazione attuale”. L’associazione dei consumatori chiede al nuovo Governo di “correre ai ripari”.
Intanto, sempre secondo l’Istituto nazionale di statistica, a luglio il fatturato dell’industria, al netto delle variabili stagionali, è diminuito dello 0,1%, in termini congiunturali, sintesi di una variazione nulla sul mercato interno e di un calo su quello estero (- 0,6%). Il fatturato totale, però, è comunque in crescita in termini tendenziali del 16,3% nell’anno in corso.