Israele afferma di aver ucciso questa notte Baha Abu al-Ata, il capo militare della jihad islamica palestinese. In un comunicato militare si legge che “la sua abitazione è stata attaccata in una operazione congiunta delle nostre forze armate e dei servizi segreti”. Secondo la radio militare, Abu al-Ata è rimasto ucciso, aggiungendo che la stessa jihad islamica ha confermato la sua morte.
Era stato già fatto un tentativo per ucciderlo sette anni fa, sempre nel mese di novembre, durante una settimana di guerra tra Israele e i fondamentalisti di Gaza. In quella circostanza il palazzo era stato distrutto dal missile, ma Baha Abu al-Ata si era salvato. Da diversi mesi i servizi segreti lo stavano monitorando con i droni e aspettavano il momento per attaccare. Nella zona è stato elevato subito lo stato di allerta.
”Baha Abu al-Ata era il principale organizzatore di terrorismo a Gaza. Stava per organizzare nuovi attentati. Era come una ‘bomba in procinto di esplodere’ “. Queste le dichiarazioni del premier Benyamin Netanyahu al termine di una consultazione del consiglio di difesa del governo.
In risposta all’uccisione del capo jihadista, una cinquantina di razzi sono stati
sparati dalla Striscia e le sirene d’allarme sono risuonate fino a Tel Aviv.