Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha sconfessato la sua vice ministro al dicastero degli affari esteri Tzipi Hotovely, che qualche giorno aveva dichiarato che gli ebrei statunitensi “non comprendono bene la complessità della regione e vivono vite abbastanza facili in confronto a chi invece vive in Israele”.
La Hotovely, in un’intervista al notiziario israeliano di lingua inglese i24news, aveva dichiarato che gli ebrei che vivono negli Stati Uniti «vivono in una situazione abbastanza comoda, non sanno come ci si sente ad essere attaccati dai razzi e ciò che si vive in Israele quotidianamente». La vice ministro ha, inoltre, aggiunto che desidererebbe fare di più per avvicinare fisicamente gli ebrei americani ad Israele, affinché possano essere più influenti e partecipi alla vita politica del Paese.
Oggi Netanyahu – che ricopre anche la carica di ministro degli Esteri – ha attaccato duramente la Hotovely definendo le sue parole offensive. “Gli ebrei della Diaspora – ha aggiunto il primo ministro – ci sono cari e sono un’inseparabile parte del nostro popolo. Non c’è posto quindi per questi attacchi e le affermazioni di Hotovely non riflettono le posizioni dello Stato di Israele”.