GERUSALEMME – È ufficiale la fine dei rapporti di Israele con l’Unrwa, l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi in Medio Oriente. Lo ha fatto sapere il ministero degli Esteri israeliano in seguito all’approvazione la scorsa settimana di due progetti di legge che vietano all’agenzia di operare nel territorio di Israele.
Israele conferma il motivo della scelta, accusando l’agenzia di collaborazione con Hamas. Per il ministro degli Esteri Israel Katz “l’Unrwa, l’organizzazione i cui dipendenti hanno partecipato al massacro del 7 ottobre e molti altri che sono agenti di Hamas, è parte del problema nella Striscia di Gaza e non parte della soluzione”. La Knesset ha deciso quindi di andare avanti nonostante le critiche di buona parte della comunità internazionale, compresi gli Stati Uniti. Le agenzie con sede a Gerusalemme Est e in Israele verranno chiuse definitivamente.
Dura la replica dell’Agenzia, che parla attraverso il suo portavoce Jonathan Fowler: “Se questa legge verrà applicata, rischierà di causare il collasso dell’operazione umanitaria internazionale nella Striscia di Gaza, (…) di cui l’Unrwa costituisce la spina dorsale”.
Sul campo Israele ha svolto la prima operazione confermata di terra in Siria nella quale è stato catturato Ali Soleiman al Assi, coinvolto nelle reti di spionaggio iraniane. L’uomo siriano è stato portato in Israele per essere interrogato.
Il governo siriano è uno stretto alleato dell’Iran, le cui dichiarazioni alimentano la tensione tra i due stati. Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei ha dichiarato che “Teheran ha stabilito degli schemi chiari per rispondere agli attacchi israeliani all’Iran e userà tutti i mezzi materiali e morali per vendicarsi delle aggressioni del regime”.