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Spianata di Gerusalemme
Netanyahu limita l'ingresso
a cittadini arabo-israeliani

Hamas: "Violata la libertà di culto"

Delegazione Usa al Cairo per gli ostaggi

di Raffaele Rossi19 Febbraio 2024
19 Febbraio 2024
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu | Foto Ansa

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu | Foto Ansa

GERUSALEMME – Israele limita l’ingresso dei cittadini arabo-israeliani nella Spianata delle moschee durante il Ramadan e Hamas parla di “violazione della libertà di culto”, incitando i palestinesi alla mobilitazione. Intanto una delegazione del Consiglio di Sicurezza Nazionale americano è arrivata al Cairo per discutere sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e sullo scambio di ostaggi e i ministri degli Affari esteri dell’Ue incontrano il coordinatore Onu, Sigrid Kaaag.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu accetta la richiesta del ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir, di limitare l’ingresso degli arabi israeliani al complesso del Monte del Tempio durante il periodo del digiuno islamico, nonostante il parere contrario dello Shin Bet, l’agenzia di intelligence per gli affari interni israeliani.

La limitazione di Israele alla Spianata delle moschee per “motivi di sicurezza”

Secondo quanto riportato da Haaretz, l’ufficio del premier israeliano ha definito “equilibrata” la decisione di Netanyahu e ha affermato che così viene “consentita la libertà di culto entro i limiti delle esigenze di sicurezza determinate dalle autorità di sicurezza”.

“Qualsiasi restrizione imposta sarà per motivi di sicurezza”, aggiunge Israel Katz, ministro degli Affari esteri israeliano. Il politico assicura anche che il governo israeliano consentirà la libertà di culto nella moschea di al-Aqsa.

Hamas invita alla mobilitazione

Immediata la replica di Hamas. Il movimento di resistenza islamico definisce la decisione di Israele “una violazione della libertà di culto” e invita i palestinesi a “mobilitarsi, a marciare ed essere presenti nella moschea di al-Aqsa”. Appello di Hamas ai palestinesi che vivono nei “territori occupati”, a Gerusalemme e in Cisgiordania, “a respingere questa decisione criminale e a resistere all’arroganza dell’occupazione”. Anche Ahmad Tibi, membro della Knesset israeliana, descrive la decisione di Netanyahu di limitare l’accesso alla moschea di al-Aqsa una “palese violazione della libertà di culto”.

Nuovi raid nella Striscia di Gaza

Almeno 70 persone sono morte e diverse altre sono rimaste ferite nei bombardamenti israeliani di ieri sulla Striscia di Gaza, come riportato dall’agenzia di stampa Wafa. Le vittime sarebbero in gran parte donne e bambini. I raid hanno colpito, oltre alla città di Gaza, anche le zone di Nuseirat, Zawaida, Deir al-Balah, Khan Yunis. Danni a un mercantile davanti alle coste dello Yemen. Secondo fonti militari, Israele prevede di continuare le operazioni su larga scala a Gaza per altre 6-8 settimane mentre si prepara a entrare a Rafah.

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