GAZA CITY – Israele intensifica le operazioni militari di terra nella Striscia di Gaza. A dichiararlo è il portavoce dell’esercito, Daniel Hagari, che ha commentato le notizie di fonte palestinese sulla presenza di tank e soldati, evidenziando poi che la questione degli ostaggi è ormai di interesse “mondiale”. Nel frattempo, la polizia ha annunciato di aver identificato i corpi di 1.135 israeliani uccisi dall’inizio dell’attacco di Hamas lo scorso 7 ottobre. Del totale, 823 sono i civili e 312 i soldati. Come riporta poi il ministero della Sanità di Hamas, a Gaza invece si contano 8.306 morti – di cui 3.457 sono minori. Fra le vittime c’è anche la cittadina tedesca-israeliana Shani Louk, che lo scorso 7 ottobre aveva preso parte al rave musicale attaccato dai terroristi di Hamas.
Israele intensifica operazioni verso Gaza City
Anche se lo stesso Hagari non ha rivelato la posizione precisa delle forze armate israeliane – in quanto ciò potrebbe minare la loro sicurezza -, le truppe israeliane che sono avanzate stamani verso Gaza City si sono successivamente ritirate. Ripreso poi anche il lancio di razzi verso le comunità israeliane vicine alla Striscia. Colpita, in particolare, la cittadina di Netivot.
Scontri in Cisgiordania e raid aereo in Siria
Nel frattempo è salito a 4 il bilancio dei palestinesi morti negli scontri armati con l’esercito israeliano. Il tutto si è verificato nel campo profughi di Jenin, nel Nord della Cisgiordania. I feriti sarebbero 9, secondo quanto dichiarato dall’Autorità nazionale palestinese. Nella notte anche una base militare dei Pasradan iraniani è stata colpita nella Siria orientale, al confine con l’Iraq, da un attacco aereo condotto da jet militari non identificati. Per il momento non si contano vittime.
Morta la tedesca Shani Louk, tra gli ostaggi di Hamas
La madre di Shani Louk – la 22enne tedesca-israeliana rapita da Hamas e riconosciuta in un video in cui i terroristi la trasportavano inerme e seminuda su una jeep – è morta nella giornata di ieri, domenica 29 ottobre, dopo essere stata decapitata. A darne la notizia è stata la madre, in un’intervista rilasciata a Rtl. Successivamente anche il presidente d’Israele, Isaac Herzog, ha confermato la morte della giovane per decapitazione. Lo stesso ha poi dichiarato che i resti di Shani Louk sono stati ritrovati, definendo “animali barbari e sadici” coloro che l’hanno uccisa.
Daghestan, arrestate 60 persone per l’assalto allo scalo
Sessanta persone sospettate di aver partecipato all’assalto antisemita di ieri, domenica 29 ottobre, nell’aeroporto di Makhachkala – in cui sono rimasti feriti anche 9 poliziotti – sono state arrestate. Identificate oltre 150 persone, come riportato dalle autorità. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha inoltre evidenziato che le violenze avvenute nel Daghestan sono “in larga parte il risultato di interferenze esterne”. Lo stesso ha poi annunciato oggi, lunedì 30 ottobre, che il presidente russo Vladimir Putin terrà un incontro con il primo ministro, il ministro degli Esteri e i responsabili delle agenzie di sicurezza. L’obiettivo è quello di fronteggiare i tentativi occidentali di spaccare la società russa utilizzando gli eventi in Medio Oriente.
Gaza, presi d’assalto magazzini dell’Onu
Ieri, domenica 29 ottobre, i cittadini di Gaza – a corto di viveri – hanno preso d’assalto i centri di distribuzione umanitari dell’Onu. Nel frattempo, la Mezzaluna rossa palestinese ha affermato di aver ricevuto 24 camion, attraverso il valico di Rafah, contenenti scorte di cibo e medicinali di prima necessità.