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HomeEsteri Israele, in testa Netanyahu, sul centrista Benny Gantz. Terzo partito: Lega Araba Unita

Israele, in testa Netanyahu
Sul centrista Benny Gantz
Terza la Lega Araba Unita

Ieri affluenza record alle urne

Il premier "Abbiamo fatto l'impossibile"

di Camilla Canale03 Marzo 2020
03 Marzo 2020

Israeli Prime Minister Benjamin Netanyahu prepares to cast his ballot during the Israeli legislative elections, at a polling station in Jerusalem, 17 September 2019. Israelis are heading to the polls for a second general election, following the prior elections in April 2019, to elect the 120 members of the 22nd Knesset, or parliament. According to the Israel Central Bureau of Statistics, about six million people are eligible to vote. EPA/HEIDI LEVINE / POOL

“Un successo gigantesco. Abbiamo fatto l’impossibile”. Queste le parole del premier israeliano Benyamin Netanyahu ai sostenitori del Likud, arrivati a Tel Aviv per celebrare la sua vittoria elettorale. Alle 12.22 di oggi, il blocco di destra guidato da Netanyahu ha ottenuto 59 seggi su 120 alla Knesset, parlamento unicamerale israeliano. Per la maggioranza ne occorrono 61. Tuttavia, il Likud si conferma primo partito del Paese e distacca di non molto il Blu Bianco di Benny Gantz, a 54 seggi. Lista araba unita è il terzo partito. Altissima affluenza registrata questa volta alle urne, la più alta dal 1999, che ha sconfitto la paura dell’infezione da Covid-19.

Un bagno di folla per il vincitore. Nel suo discorso a Tel Aviv, il premier ha elencato i suoi successi diplomatici: “Abbiamo sviluppato legami con diversi leader del mondo, fra cui dirigenti di Paesi islamici ed arabi. Oman, Sudan e Ciad sono solo alcuni di essi”. L’intento futuro è quello di estendere la sovranità israeliana “ai lembi di terra patria in Giudea Samaria” (Cisgiordania), alla “eliminazione della minaccia iraniana”, al raggiungimento di “una alleanza storica con gli Stati Uniti” e ad accordi di pace con Paesi islamici allineati col piano Trump. In politica interna, inoltre, la volontà è quella di “rimarginare le ferite, di puntare alla riconciliazione”.

“L’esito delle elezioni comincia a diventare chiaro: Netanyahu non ha ancora una maggioranza, occorre attendere la pubblicazione dei risultati definitivi”: lo ha affermato stamane il leader del partito centrista Blu Bianco, Benny Gantz. “Da parte nostra – ha aggiunto – valuteremo la strada da prendere e rispetteremo la decisione degli elettori”.  Inevitabile il senso di delusione vissuto dal partito centrista. “L’importante è restare uniti, fedeli ai nostri principi. Non consentiremo ad alcuno – ha dichiarato Gantz – di distruggere il Paese, di mandare in frantumi la democrazia”. Il leader ha anche ricordato che fra due settimane inizierà il processo al premier Netanyahu incriminato per corruzione, frode ed abuso di potere.

A commentare l’esito delle elezioni anche il portavoce di Hamas, Fawzi Barhum. “La fisionomia di un nuovo esecutivo israeliano non influenzerà in alcun caso la nostra lotta contro la occupazione e la volontà di resistenza del popolo palestinese. Restiamo determinati a difendere i nostri diritti di fronte ai progetti di Israele e all’Accordo del secolo di Donald Trump, il cui scopo è quello di liquidare la causa palestinese”.

Il segretario generale dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina, Saeb Erakat ha scritto su Twitter che a vincere sono state: “Le colonie, l’occupazione, l’apartheid”.

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