HomeEsteri Caos Israele: arrestato leader Hamas ma continuano le polemiche su uccisione migrante eritreo

Caos Israele: arrestato leader Hamas ma continuano le polemiche su uccisione migrante eritreo

di Mario Di Ciommo20 Ottobre 2015
20 Ottobre 2015

Bandiere-Israele-Palestina

Sono giorni di tensione continua quelli che si vivono in Israele. Da inizio ottobre infatti nell’area sono riscoppiate le ostilità provocando la morte di 8 israeliani e di 43 palestinesi. Per tentare di tamponare le violenze l’esercito israeliano ha arrestato la scorsa notte Hassan Yousef, leader e ‘uomo immagine’ di Hamas in Cisgiordania. Fonti dell’esercito di Tel Aviv fanno sapere che non ci sono stati incidenti durante l’arresto. “I leader di Hamas non devono aspettarsi che si permetta loro di promuovere violenza e terrorismo dal confort dei loro salotti e dai pulpiti delle moschee” ha dichiarato il portavoce dell’esercito israeliano, il tenente colonnello Peter Lener.
Yousef è considerato uno dei fondatori di Hamas ed è già stato detenuto nelle carceri israeliane. L’ultima volta pochi mesi fa. Uscito di prigione lo scorso luglio Yousef era stato anche eletto nel parlamento palestinese. L’accusa, ancora una volta, è quella di ‘incitamento al terrorismo e incoraggiamento pubblico di attacchi contro gli israeliani’.
In teoria però la nuova ondata di violenze sarebbe distaccata, almeno sul piano ufficiale, sia dal comando di Hamas sia da quello delle altre fazioni palestinesi. Fatto sta però che incorraggiamenti alla lotta e l’evocazione di una terza Intifada sarebbero arrivati, copiosi, nei confronti della popolazione della Cisgiordania.
La situazione resta quindi delicata e, oltre alle violenze, il governo di Benyamin Netanyahu deve anche fronteggiare le polemiche interne scoppiate dopo l’assurda uccisione del migrante eritreo. Il giovane africano era stato scambiato erroneamente per un complice dell’attentatore arabo che domenica aveva provocato un attentato nella stazione centrale degli autobus di Beer Sheva. Mila Haftom Zarhum, 29 anni, è stato colpito dal fuoco di un agente di sicurezza e, mentre era a terra incapace di esprimersi in ebraico, è stato ancora colpito alle gambe da spari di un agente della guardia di frontiera e percosso da persone persuase che fosse un terrorista palestinese.
Per il grave episodio è stata aperta un’inchiesta “per identificare e punire i responsabili” ma l’opinione pubblica è in subbuglio per un episodio “della massima gravità”, così come è stato definito dalla comunità di migranti africani in Israele, molto preoccupata per un errore così grossolano e dall’acuirsi delle violenze. E di fronte al Parlamento Benyamin Netanyahu ha censurato l’attacco al migrante. “Nessuno creda di poter prendere la giustizia nelle proprie mani”.

Mario Di Ciommo

Ti potrebbe interessare

Master in giornalismo LUMSA
logo ansa
Carlo Chianura
Direttore delle testate e dei laboratori
Fabio Zavattaro
Direttore scientifico
@Designed & Developed by Bedig