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HomeEsteri Israele-Hamas, svolta nella notte per un accordo

Hamas - Israele, a Doha
l'accordo in tre fasi
per il rilascio degli ostaggi

Per la prima volta il piano sul tavolo

è interamente dettagliato

di Roberto Abela13 Gennaio 2025
13 Gennaio 2025
Israele-Hamas: Svolta significativa nella notte per accordo su ostaggi e Striscia

Casa devastata e rovine nella Striscia di Gaza | Foto Ansa

TEL AVIV – L’intesa per una tregua sembra ormai questione di giorni. Ai negoziati di Doha, Israele ha presentato un piano ai mediatori che descrive in dettaglio la sua presenza nella Striscia di Gaza durante e dopo le varie fasi di un potenziale accordo di cessate il fuoco e di rilascio degli ostaggi. In mattinata è arrivato anche il capo del Comitato per i detenuti palestinesi dell’Autorità Nazionale Palestinese, Kadora Fares.

Per la prima volta l’intesa è interamente dettagliata, sostanzialmente simile allo schema pubblicato a maggio, come anticipato dal Times of Israel. Un accordo in tre fasi, che inizierebbe con la liberazione di circa 34 israeliani della “lista umanitaria”. Poi, il sedicesimo giorno del cessate il fuoco, le parti inizieranno a discutere la seconda fase, che prevede il ritorno dei giovani e dei soldati. Come terzo punto il governo alternativo nella Striscia e la riabilitazione di Gaza. Al-Arabiya aggiunge che la prima fase durerà 42 giorni, durante la quale Israele si ritirerà da diverse aree dove i residenti palestinesi potranno tornare. Inoltre, sarà aumentato il volume degli aiuti umanitari.

Dal punto di vista militare, lo Stato ebraico ha richiesto una zona cuscinetto di circa un chilometro e mezzo lungo il confine di Gaza, che rimarrà sotto il suo controllo. Gli argomenti ancora in discussione includono invece il numero di prigionieri palestinesi da rilasciare e dove saranno rilasciati, oltre al controllo del corridoio di Filadelfia. Secondo fonti di Haaretz, Israele sta ancora ponendo il veto al rilascio di dieci detenuti importanti, tra cui Marwan Barghouti, capo del braccio armato di Fatah, Ahmad Saadat, capo del Fronte popolare per la liberazione della Palestina, che ha progettato l’assassinio del ministro israeliano Rehavam Ze’evi nel 2001, insieme ad altri alti membri militari di Hamas. Per evitare una crisi nei negoziati, le parti hanno concordato che il rilascio dei detenuti palestinesi sarà discusso dopo il completamento della prima fase dell’accordo.

Il cauto ottimismo degli Usa deriva dal fatto che l’attuale formulazione vedrebbe tutti gli ostaggi e i prigionieri palestinesi rilasciati nelle prime due fasi. Ieri il presidente uscente Joe Biden aveva sentito telefonicamente il premier israeliano Benjamin Netanyahu per aggiornarlo sul mandato dato alla delegazione negoziale a Doha, ma progressi significativi sono stati compiuti dopo la mezzanotte nei colloqui tra la squadra israeliana, l’inviato di Donald Trump Steve Witkoff e il primo ministro del Qatar Muhammad al-Thani.

La firma finale, secondo fonti vicine al dossier, a questo punto dipenderebbe da Hamas.

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